Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Cancellano lo statuto dei lavoratori per controllare i lavoratori…

Postato il 6 Novembre 2015 | in Italia, Lavoro Privato, Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da
controlli_a_distanza-800x533Numerose aziende, pubbliche e private, con i primi decreti attuativi del jobs act si stanno attrezzando per sviluppare il sistematico controllo dei lavoratori
Lo statuto dei lavoratori  risale al 1970 , anno in cui non esistevano gli strumenti di controllo odierni come i sistemi gps
Fino a poco tempo fa la consultazione della rsu (o della rsa) era obbligatoria e determinante ai fini della installazione di telecamere, un accordo che in qualche misura resta ancora oggi vincolante ma il decreto attuativo offre una facile scappatoia per ovviare all’accordo sindacale
Uno dei primi provvedimenti emanati dal Governo Renzi e dal Ministro Poletti è stato quello di rafforzare ed estendere il sistema di controllo sui lavoratori
Infatti la legge n. 183/2014 stablisce  che“gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti di controllo dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato con la RSU o le RSA.
Quindi il datore di lavoro, sia esso pubblico o privato, non puo’ decidere autonomamente ma deve almeno informare e coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori e parliamo di gps, telecamere…
Ma qui arriva la beffa
Un discorso a parte va fatto sulla tutela di dati ed immagini in base alla legge sulla privacy ma torniamo sull’argomento che ci interessa segnalando una pericolosa novità rispetto al passato perché il datore di lavoro non ha piu’ bisogno della autorizzazione amministrativa o dell’accordo per gli strumenti  utilizzati dal lavoratore nel corso della sua  prestazione lavorativa e in generale per gli strumenti di registrazione delle presenze e degli accessi in azienda.
Che vuol dire?
un datore di lavoro fornisce al dipendente per la prestazione computer, telefoni, tablet, smartphone, garantisce una informativa ai lavoratori sui controlli che intende fare  e con la motivazione (anzi scusa) che sono strumenti  legati alla attività lavorativa svolta puo’ esercitare controlli (siano gli strumenti un gps, uno smartphone…)  basta che lo dica al lavoratore e potrà procedere liberamente
altro discorso che merita attenzione è il controllo sul pc del dipendente, se uno in orario di servizio va sul fb o su siti (anche guardare la posta elettronica) puo’ essere sanzionato e alla occorrenza la sua produttività decurtata
insomma  libertà di spiare i lavoratrici e le lavoratrici per renderle prone ai dettami aziendali
approfondimenti su

http://www.generazionevincente.it/?p=6185

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