November 24, 2024
CASSAZIONE: IL TEMPO DIVISA AGLI INFERMIERI VA RETRIBUITO
Da Studio Cataldi
Di Lucia Izzo
09/07/19
Per i giudici trattasi di attività svolte nell’interesse dell’igiene pubblica che vanno retribuite essendo l’obbligo imposto da superiori esigenze di sicurezza e igiene.
Il tempo che gli infermieri impiegano per indossare e dismettere la divisa rientra nell’orario di lavoro va autonomamente retribuito, trattandosi di attività integrativa dell’obbligazione principale e funzionale al corretto espletamento dei doveri di diligenza preparatoria.
Lo ha precisato la Corte di Cassazione, sezione lavoro, nell’ordinanza n. 17635/2019 con cui ha messo la parola fine al contenzioso sorto tra alcuni infermieri e una ASL abruzzese in relazione al riconoscimento del diritto alla retribuzione del tempo impiegato per indossare e dismettere la divisa.
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RISCHIO ELETTRICO: QUALI SONO LE MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE?
Da Punto Sicuro
09/07/19
Un documento INAIL si sofferma sui rischi elettrici del personale addetto ai servizi di hotel a bordo delle navi. Gli incidenti di natura elettrica, le misure di protezione attiva e passiva, la prevenzione del rischio elettrico.
L’elettrocuzione o folgorazione è un fenomeno che nei luoghi di lavoro, ma anche nelle abitazioni, può avvenire mediante contatto con parti in tensione, in particolare:
contatto diretto con parti normalmente in tensione (morsetti, prese, conduttori scoperti, ecc.);
contatti indiretti con parti che non sono normalmente in tensione (masse metalliche, involucri, carcasse, ecc.) ma che per effetto di anomalie, quali cadute di isolamento o guasti, sono in tensione.
A ricordarlo e a offrire utili indicazioni per la prevenzione del rischio elettrico è il documento “Salute e sicurezza sul lavoro del personale hotel a bordo delle navi” realizzato dalla CONTARP dell’INAIL insieme alla Confederazione Italiana Armatori, che, con particolare riferimento al personale hotel delle navi, riporta diverse misure di prevenzione e protezione del rischio elettrico.
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LA SICUREZZA DEI TRABATTELLI: LA MARCATURA E L’IMPORTANZA DEL MANUALE
Da Punto Sicuro
10/07/19
Un Quaderno Tecnico dell’INAIL per i cantieri temporanei o mobili si sofferma sull’uso in sicurezza dei trabattelli. La marcatura, i controlli da fare, il contenuto del manuale di istruzioni e la risposta alle domande frequenti.
I trabattelli, chiamati anche ponti su ruote, sono torri mobili costituite da elementi prefabbricati che presentano uno o più impalcati di lavoro e appoggiano a terra attraverso delle ruote.
L’articolo 140 del D.Lgs. 81/08, dedicato a queste attrezzature utilizzate in molteplici attività nei cantieri temporanei o mobili, indica che se i ponti su ruote a torre “devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani è ammessa deroga a tale obbligo per i ponti su ruote a torre conformi all’Allegato XXIII”, sempre con riferimento al Testo Unico.
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IMPARARE DAGLI ERRORI: COSA ACCADE SE LO STOCCAGGIO E’ FATTO MALE?
Da Punto Sicuro
Di Tiziano Menduto
11/07/19
Esempi di infortuni nei luoghi dedicati allo stoccaggio e all’accatastamento di merci. Infortuni in un’area portuale, in un piazzale di carico/scarico e in un deposito per stoccaggio e movimentazione di elementi prefabbricati in calcestruzzo.
Come segnalato nei risultati dell’analisi di circa una novantina di casi di infortunio selezionati dall’archivio del Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni, per la tipologia d’incidente “caduta dall’alto di gravi” emerge che quasi il 13% di questi incidenti è dovuto all’errato stoccaggio di materiale, come abbiamo visto anche nella rubrica “Imparare dagli errori” in relazione alla caduta delle rotoballe in agricoltura.
Torniamo dunque anche oggi a parlare degli incidenti che avvengono per i tanti errori procedurali che sono compiuti nelle attività di accatastamento e stoccaggio.
Le dinamiche degli infortuni presentati sono contenute nelle schede dell’archivio di INFOR.MO., strumento per l’analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
In particolare, nell’articolo ci soffermiamo sui casi di infortunio nelle attività di stoccaggio e accatastamento e lo stoccaggio, le cataste e la sicurezza dei lavoratori
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PUBBLICATO IN NEWSLETTER IL 14/07/19
FINITO DI PUBBLICARE SU FACEBOOK IL 13/07/19
LINK A NEWSLETTERS TECNICHE SU SALUTE E SICUREZZA
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LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Da Studio Cataldi
14 luglio 2019
Ecco come è disciplinata e garantita dalla legge la sicurezza sui luoghi di lavoro, con le principali previsioni del Testo Unico del 2008 (D.lgs. n. 81/2008).
L’indice dell’articolo.
Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro
Gli obblighi di sicurezza per i datori di lavoro
Vigilanza e controlli
Il contrasto al lavoro irregolare
Il medico competente
Sicurezza sul lavoro nell’appalto
La valutazione dei rischi
Il modello di gestione e organizzazione
Informazione e formazione ai lavoratori sulla sicurezza
IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
La sicurezza sui luoghi di lavoro è regolamentata dal Testo Unico 81 del 2008, che ha abrogato la precedente legge 626 del 1994.
Tale disciplina rappresenta quindi il principale punto di riferimento per garantire ai lavoratori un ambiente lavorativo salubre e sicuro, stabilendo tutte le misure preventive a tal fine indispensabili e necessarie per ridurre al minimo i rischi connessi al lavoro.
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IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Da Studio Cataldi
14 luglio 2019
Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, quali compiti ha, come va formato.
Tutto quello che c’è da sapere sul RLS
Una delle figure cruciali del sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
Tale figura deve essere, a seconda dei casi, eletta o designata, in ogni luogo di lavoro, al fine di rappresentare i lavoratori per quanto riguarda la salute e la sicurezza.
L’indice dell’articolo.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, la nomina
I compiti del RLS
La formazione del RLS
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA, LA NOMINA
Ai sensi dell’articolo 47 del D.Lgs. 81/08, il RLS è eletto o designato dai lavoratori in tutte le aziende o unità produttive. In quelle che occupano fino a 15 lavoratori, il rappresentante è eletto di norma dai lavoratori stessi al loro interno, mentre nelle aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori è eletto o designato (sempre dai lavoratori) nell’ambito delle rappresentanze sindacali aziendali (o in assenza, dai lavoratori dell’azienda al loro interno).
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https://www.studiocataldi.it/articoli/35273-il-rappresentante-dei-lavoratori-per-la-sicurezza.asp
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IL MEDICO DEL LAVORO
Da Studio Cataldi
14 luglio 2019
Figura fondamentale nella sicurezza sui luoghi di lavoro ecco chi è il medico del lavoro, quali sono i suoi compiti e l’istituzione della cartella sanitaria.
Nel sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro, un ruolo fondamentale è assegnato al medico competente, che ha l’obbligo di collaborare, oltre che con il servizio di prevenzione, anche con il datore di lavoro, per programmare la necessaria sorveglianza sanitaria, effettuare una valutazione dei rischi, predisporre tutte le misure atte a tutelare la salute (sia fisica che psicologica) dei lavoratori, informare i lavoratori stessi e gestire l’organizzazione del primo soccorso.
L’indice dell’articolo.
I compiti del medico del lavoro
Requisiti del medico competente
La cartella sanitaria
Gli altri obblighi del medico del lavoro
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https://www.studiocataldi.it/articoli/35271-il-medico-del-lavoro.asp
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Da Studio Cataldi
14 luglio 2019
di Valeria Zeppilli
Le classi di incendio sono stabilite dalla norma UNI EN 2:2005 e suddividono i fuochi in base alla loro origine, prevedendo le modalità per fronteggiarli
estintori divisi per classi di incendio.
La classificazione degli incendi è prevista dalla norma UNI EN 2:2005.
Conoscerla è fondamentale per fronteggiare adeguatamente tale fenomeno, dato che a ogni classe di incendio corrisponde un determinato tipo di estintore e, quindi, un determinato comportamento da adottare.
L’indice dell’articolo.
Classe A di incendio
Classe B di incendio
Classe C di incendio
Classe D di incendio
Classe E di incendio
Classe F di incendio
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https://www.studiocataldi.it/articoli/35294-classi-di-incendio.asp
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IMPARARE DAGLI ERRORI: COME CI SI INFORTUNA NELL’ASFALTATURA DI STRADE?
Da Punto Sicuro
18/07/19
Di Tiziano Menduto
Esempi di infortuni nelle attività svolte nel comparto asfaltatori. Un investimento durante la retromarcia di un camion e lo schiacciamento di un piede da parte di un rullo compressore. Gli infortuni e i rischi dei lavoratori del comparto.
In diversi documenti e articoli sulle attività correlate alla produzione e utilizzo di “asfalto” e “conglomerato bituminoso” (miscela di bitume e di materiale inorganico inerte), abbiamo rilevato come il comparto asfaltatori presenti diversi rischi per gli operatori che vi operano, in particolare rischi chimici o rischi legati alle attrezzature e all’ambiente lavorativo.
Molti infortuni che avvengono nel comparto dipendono poi anche, semplicemente, dalle cadute o dall’investimento o lo schiacciamento di un arto da parte di un mezzo di lavoro.
Per poter rilevare alcuni dei possibili “errori”, dei possibili fattori causali degli infortuni che avvengono nel comparto asfaltatori, presentiamo e analizziamo oggi alcuni incidenti attraverso “Imparare dagli errori”, la rubrica destinata al racconto degli infortuni professionali e alla presentazione di spunti, tratti da documenti presenti in rete, per la prevenzione.
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