November 23, 2024
Come Medico della UFSMA-SPDC di Pisa ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con la Dott.ssa Barbara Capovani, nostra Responsabile, fino a poche decine di minuti prima del suo brutale assassinio.
Ritengo doveroso sottolineare che la sua tragica scomparsa deve assolutamente stimolare il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per i sanitari, discussione che per fortuna si sta già sollevando con grande forza ovunque e riguardo alla quale il COBAS Sanità si è già espresso con chiarezza e determinazione in questi giorni; ma in questo caso atroce non è sufficiente.
Secondo noi vanno però aggiunti almeno altri due punti essenziali alla lotta ed alla protesta per ciò che è successo ed alla elaborazione di azioni di miglioramento affinché non possa e non debba mai più succedere.
E’ stata colpita una donna in un ruolo apicale, una donna dotata di grande carisma, professionalità ,personalità e capacità di leadership. Non può essere un caso, non crediamo che sia un caso. Gli sforzi vanno indirizzati quindi alla formulazione di percorsi di valorizzazione e di protezione effettivi ed efficaci delle donne nei servizi sanitari, in tutti i loro ruoli, dalla base all’apice.
Certamente le donne in posizioni tali da dover spesso effettuare scelte di responsabilità anche verso soggetti potenzialmente pericolosi, dovranno essere fatte oggetto di concreti strumenti di maggiore sicurezza e protezione.
Inoltre vogliamo denunciare il fatto gravissimo che, sia prima che anche subito dopo l’agguato, cosa che sembrerebbe impossibile eppure è vera per quanto assurda ed indecente, e persino dopo il decesso della cara Barbara, facinorosi che si dichiarano “Contro la psichiatria” hanno scritto nei mas-media messaggi intimidatori, offensivi e beceri, non rispettosi dell’eccidio efferato della dottoressa e istiganti alla violenza contro chi esercita la professione di psichiatra.
Come COBAS Sanità vogliamo ribadire che per nessun motivo ideologico, politico e culturale si può concepire di essere “contro” o essere “Anti”, chi svolge in scienza e coscienza, dedizione e abnegazione la propria professione per tutelare la salute (mentale in questo caso) delle persone e che, soprattutto dopo il sacrificio di una vita umana da parte di chi si prodigava per il bene degli altri, è orrendo ed aberrante che ci spossa esprimere impunemente in tal senso; peraltro servendosi in maniera incongrua, manipolatoria e distorta di pensatori del calibro del filosofo M. Foucault e dello psichiatra F. Basaglia, fautori sì di cambiamenti e riforme anche radicali ma nel nome della pace e del progresso della civiltà, non certo incitando alla violenza ed alla sopraffazione.
Chiediamo alle Aziende Sanitarie, alle Regioni, alle Autorità di Polizia e Giudiziarie ed alle Istituzioni di muoversi fattivamente quanto prima perché vengano fermati gli illeciti e perché vengano messi in atto gli opportuni cambiamenti per il bene di tutti e soprattutto, in questo caso, per il rispetto la tutela e l’adeguata protezione di chi si occupa della salute mentale.
Dottore Luca Biasci
Dirigente Sindacale Cobas Asl Toscana Nord Ovest
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