Un ulteriore aspetto della crisi epocale che sta attraversando il comparto sanitario nazionale, è ampiamente evidenziato dalle efferate aggressioni al personale sanitario, talora esasperati diverbi, altre volte vere e proprie aggressioni.

In questi giorni si è verificata una violenta aggressione ad una psichiatra dell’ospedale di Santa Chiara a Pisa che ha ridotto in fin di vita la dottoressa mentre usciva dal lavoro in ospedale, l’aggressore, molto probabilmente un paziente psichiatrico si era appostato all’uscita del presidio sanitario, ora la malcapitata versa in gravissime condizioni presso l’ospedale di Cisanello.
Più volte è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali di aumentare i sevizi di vigilanza e controllo all’interno dell’ospedale, i lavoratori che smontano dal turno notturno temono anche di transitare nella zona del parcheggio auto in quelle ore totalmente incustodito, così come sono totalmente deserti e incustoditi i locali degli spogliatoi dei dipendenti, ma niente è stato fatto in merito a queste richieste.

Le infinite liste di attesa hanno esasperato i cittadini bisognosi di assistenza sanitaria a tal punto che sentendosi negare le cure, riversano la loro rabbia e delusione sugli operatori sanitari, non dovrebbe essere competenza di medici ed infermieri negare le cure, spesso ad essere coinvolto è proprio chi non ha nessuna colpa.

Al capezzale della malcapitata dottoressa, si è susseguito un viavai di alte sfere, direttori generali, direttori sanitari, perfino il presidente della Regione Giani ha scritto su Facebook, una silenziosa e solenne processione, che purtroppo non lenirà le ferite fisiche e mentali subite dal medico la cui unica colpa è quella di essersi recata al lavoro, non si può morire di lavoro!
Invece di recarsi al capezzale della moribonda per farsi propaganda elettorale, quei personaggi dovrebbero impegnarsi fin da subito a fornire più sicurezza e protezione sui luoghi di lavoro a tutti gli operatori sanitari, e se i soldi non ci sono per queste necessità vanno trovati!!

Cobas Sanità AOUP Asl Nord

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