November 28, 2024
Riceviamo e pubblichiamo
Nel CdA del DSU del 29 settembre, sono stati approvati, con il voto contrario delle rappresentanze studentesche, tagli ai servizi essenziali (ristorazione, residenze, benefici), che si preannunciano come il primo momento di una manovra più complessiva di razionalizzazione che vedrà altri passaggi nei prossimi mesi. La situazione del Diritto allo Studio continua ad essere delle peggiori: dal piano nazionale, con la notizia dei 150 milioni di euro inseriti nella Legge di Stabilità, che andrebbero a diminuire ancora il finanziamento nazionale, e la recentissima notizia del fatto che, sempre il Legge di Stabilità, si ridurrebbero così tanto le risorse economiche da erogare alle Regioni tramite il FIS 8Fondo Integrativo Statale) da garantire una copertura, secondo le prime proiezioni, soltanto del 50% delle borse erogate fino ad oggi -solo 60 mila contro le 130 mila di adesso-, fino al disinvestimento della Regione Toscana in termini economici e politici, ci troviamo di fronte ad un attacco che non sembra fermarsi. Come studenti e lavoratori, riteniamo inaccettabile che, in una fase sociale ed economica di forte crisi, in cui, tra l’altro, dal monitoraggio delle domande di borsa di studio emerge un aumento drastico (quasi il 18% su scala regionale) delle richieste stesse, si tagli sui servizi essenziali. L’aumento delle domande di borsa di studio segnala un aggravarsi della crisi e di un impoverimento le fasce sociali più deboli e in difficoltà.
Come studenti e lavoratori riteniamo che la misura sia ormai colma. Il DSU scarica anni di politiche aziendali privatistiche sugli studenti e sui lavoratori (vedi l’ultimo caso della prevista ristrutturazione di mensa Martiri con l’allestimento di improbabili e costose tensostrutture) comprimendo i servizi e aumentando i carichi di lavoro dei lavoratori della mensa, i quali da anni ormai soffrono di un’intollerabile carenza d’organico; nel frattempo gli stipendi d’oro della dirigenza dell’Azienda subiscono solo ritocchi estetici.
Servono investimenti nei settori che di fatto garantiscono, in termini politici, l’erogazione di welfare e di servizi da parte dell’Azione: l’aumento delle assunzioni del personale che lavora nell’Azienda, in maniera particolare nel settore della ristorazione; investimenti sull’edilizia studentesca, questione che tiene banco e terrà banco in maniera profonda all’interno della sede pisana. Riteniamo infine che sia necessario oggi che la Regione Toscana e quindi il suo assessorato competente si assuma la responsabilità di investire nel Diritto allo Studio, in modo da non rendere l’ARDSU il gestore di risorse che sono razionalizzate e che non bastano a sopperire all’emergenzialità che stiamo affrontando da molto tempo: oggi più che mai si sente l’esigenza di investimenti economici mirati e il bisogno di andare in direzione nettamente diversa da quella che si prospetta di qui ai prossimi mesi.
In ultimo segnaliamo che lavoratori e studenti risultano totalmente all’oscuro dei piani di ristrutturazione aziendale che dovranno adeguare servizi e organizzazione del lavoro agli annunciati tagli; su questo esigiamo chiarezza!
Rappresentanti sindacali RSU Pisa
Sinistra Per…
Collettivo Universitario Autonomo Pisa
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