November 25, 2024
La segreteria generale del Comune di Pisa, a 10 mesi dal suo insediamento , ha deciso di voltare pagina in merito alle nuove Fidejussioni. Probabilmente errori del passato e recenti scandali bancari stanno richiamando l’attenzione mediatica sul tema e il timore del danno erariale fa muovere anche chi fino ad oggi è stato silente.
Se i Cobas (vedi allegati) sono in possesso della lista di intermediari tossici, è possibile anche per gli enti locali accedere ai servizi della banca d’Italia e acquisire le informazioni necessarie.
Questi strumenti esistono da tempo e così le relative banche dati: Consob, Banca d’Italia e IVASS vigilano, meglio dovrebbero, sul mercato finanziario, creditizio e assicurativo.
Gli strumenti per capire ci sono e c’erano anche quando sono state rilasciate le fidejussioni citate nel presente articolo:
http://www.pisatoday.it/cronaca/boccadarno-pisa-fidejussioni-tossiche.html
Bastava una telefonata o fare un fax ma forse i nostri amministratori erano troppo impegnati a vendere una immagine di efficienza e di controllo che nei fatti non esiste.
In allegato il documento della Banca d’Italia e le raccomandazioni del Segretario generale del Comune di Pisa:
Richiesta a Banca D’Italia Intemediari Fidejussioni Tossiche
raccomandanzione SEGRETARIO su Fidejussioni
Cobas Pisa
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