November 29, 2024
Canapisa è una manifestazione politica che non può essere vietata in quanto il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero è costituzionalmente garantito.
Forti di questo diritto continueremo a manifestare il nostro dissenso e a fare proposte e a praticare il cambiamento inevitabile fino alla fine del proibizionismo.
La rete promotrice dell’evento preannunciando la probabile presenza di migliaia di antiproibizionisti, che sarebbero scese in piazza per dire basta alle persecuzioni, ha collocato 2 bagni chimici e ha sollecitato il Comune di Pisa, tramite la Questura, a posizionarne altri.
Canapisa è una manifestazione autorganizzata e no-profit che nasce dall’attivismo dal basso di singoli, collettivi e associazioni.
Negli anni è stato organizzato un servizio di pulizia per la raccolta differenziata dei rifiuti durante il percorso, al posto del Comune, come avviene solitamente.
Canapisa manifesta per politiche più sensate in materia di sostanze e per sostenere la libertà di cura e il diritto all’autodeterminazione, contro le discriminazioni e gli abusi di potere, per il rispetto della dignità umana; certamente non siamo figli di quella cultura e quella politica che dà valore alle persone solo se hanno denaro, come se gli esseri umani fossero dei salvadanai da svuotare.
Il proibizionismo, discriminando le persone che usano sostanze e riservando loro repressione e/o cure mediche ha dichiarato guerra a milioni di esseri umani che non si sentono di appartenere nè alla categoria dei criminali nè tantomeno a quella dei malati, è naturale non rimangano a guardare, ma si organizzino per sopravvivere agli attacchi e restare liberi dalle imboscate.
Canapisa non è però solo un movimento di protesta e di denuncia, ma fa anche proposte e sperimenta alternative. Per rispondere a chi cerca di svilire l’impegno e la serietà del lavoro dell’Osservatorio Antipro proponiamo la lettura della Carta dei Diritti delle Persone che usano sostanze, redatta dalle reti antiproibizioniste di cui l’Osservatorio fa parte. In allegato il testo della Carta.
La Street Parade di fine maggio è semplicemente l’appuntamento che chiude un ciclo annuale di attività fatto di conferenze, dibattiti, presentazioni di libri, proiezioni di film, inchieste, difesa dei diritti umani fondamentali quotidianamente calpestati a causa di discriminazioni alimentate da politiche ottuse, miopi e xenofobe. A Canapisa partecipano sia persone che usano sostanze sia persone che lottano per i diritti umani in quanto riconoscono nella guerra alla droga l’origine di molte problematiche.
In merito al Free-party di Ospedaletto, non organizzato dall’Osservatorio, se ne condivide lo spirito e si da solidarietà ai denunciati, perchè si ritiene un diritto di tutti autorganizzare il proprio divertimento, in alternativa alle feste preconfezionate e a pagamento nei locali privati.
In entrambi in contesti, quello dei free-party e delle discoteche, è importante far notare ai sedicenti proibizionisti buoni solo a invocare retate ed a soffiare sul fuoco dell’intolleranza e dell’odio, che le politiche sulle droghe massimizzano i danni correlati al fenomeno dell’uso di sostanze, costringono alla clandestinità milioni di persone, alimentano l’ignoranza intorno alla questione e impediscono la diffusione di una cultura più consapevole basata sulle pratiche di riduzione dei rischi.
Canapisa fino alla fine del proibizionismo.
In allegato la carta dei diritti delle persone che usano sostanze
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/06/CARTA-DEI-DIRITTI-DELLE-PERSONE-CHE-USANO-SOSTANZE.pdf
Pisa 05 giugno 2014
Alberto Mari
per l’Osservatorio Antipro Canapisa
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