Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Continua l’occupazione al Comune di Venezia e le iniziative dei lavoratori/trici per difendere città, servizi e posti di lavoro

Postato il 18 Febbraio 2015 | in Italia, Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato | da

Occupazione_VeneziaL’occupazione del Consiglio Comunale di Venezia  da parte di centinaia di lavoratori, in cui i Cobas sono gli assoluti protagonisti, va sostenuta sia come lavoratori e lavoratrici pubblici sia perché sono in gioco i servizi di una intera città, servizi erogati ai cittadini e ai milioni di turisti che arrivano in ogni mese dell’anno.

I cittadini e i lavoratori del comune e delle società partecipate non sono responsabili del dissesto finanziario provocato da politici spregiudicati che hanno utilizzato il pubblico per interessi privati, deficit che né le istituzioni locali e nazionali né il commissario Zappalorto hanno saputo affrontare e risolvere, scaricando il tutto sui lavoratori e sulla città. Le  responsabilità della politica e della dirigenza che hanno portato il Comune di Venezia ad un passo dal dissesto finanziario, sono sotto gli occhi di tutti. Corruzione, sprechi, generose elargizioni tramite consulenze, sono uno dei fattori che hanno determinato tale situazione. Tutto ciò è avvenuto nel silenzio passivo della cittadinanza e di CGIL-CISL-UIL e ciò ha portato i compagni ad autorganizzarsi prima e a costituirsi in COBAS poi, per rompere il velo di omertà che ha coperto le malefatte in questi anni. Le risorse pubbliche, derivanti dalle entrate delle tasse dei cittadini, lavoratori e pensionati, sono un BENE COMUNE e appartengono a tutti, pertanto occorre una lotta serrata, affinché tali beni non vadano nelle tasche di pochi a discapito di molti (la corruzione al Mose ha sottratto più di 1 Miliardo di Euro alla collettività), creando quel dissesto finanziario che ha immediate ripercussioni sulla forza lavoro (stipendi non pagati) e sui servizi alla cittadinanza (la cui erogazione è ridotta a livelli insufficienti per soddisfare i bisogni sociali).

Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:

Continua l’occupazione al comune di Venezia

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