November 29, 2024
Si è svolto nei giorni scorsi il congegno organizzato dal Cobas Pubblico Impiego presso la Rsa Remaggi di Navacchio, occasione di confronto e discussione sui futuri assetti della residenza anziani
Il motivo del contendere è legato alla nuova gara di appalto bandita e in fase di aggiudicazione che prevede la esternalizzazione di parte delle attività della Rsa di proprietà del Comune di Cascina
I Cobas sono preoccupati dal fatto che in numerose città toscane la Regione e la asl sta portando avanti processi di privatizzazione delle residenze anziani (a settembre sette solo nella provincia di pistoia passeranno alle cooperative) o in alternativa potenziano il servizio domiciliare in alternativa alla residenza, barattando un servizio di un’ora al giorno con una assistenza di 24 ore.
Gli indirizzi della Regione Toscana sono in linea con il patto della salute del Governo e con la logica del risparmio si contraggono servizi privatizzandoli . Il costo del lavoro nelle strutture non pubbliche è piu’ basso perchè ci sono differenze salariali di 300\400 euro al mese e orari settimanali piu’ lunghi, i risparmi sono costruiti sulla pelle delle lavoratrici delle cooperative non certo abbattendo le spese per le consulenze este. Allo stesso tempo, i Governi hanno riservato un trattamento di favore, anche in termini fiscali oltre che retributivi, alle cooperative sfavorendo nei fatti la gestione diretta e pubblica. ll Governo, i Sindaci e la Regione devono adoperarsi per porre fine a questa situazione costruita ad arte per favorire le privatizzazioni che poi determinano anche riduzione dei servizi e aumento dei costi per la cittadinanza.
I Cobas chiedono al consiglio comunale di Cascina di non limitarsi ad una semplice azione di monitoraggio ma di aprire un confronto per potenziare e diversificare i servizi offerti dai Remaggi e in questa ottica pensare ad una reinternalizzazione di servizi (seguiti dalle lavoratrici delle cooperative)
Cobas Pubblico Impiego Pisa
Riportiamo in calce un commento che abbiamo ricevuto:
Si,va bene…se vogliamo parlarne usando i loro termini …full service..al posto di esternalizzazione o privatizzazione e inoltre non perde la qualità del lavoro inteso come servizio prestato dalle lavoratrici…questo assolutamente no…ma quel che ne consegue è uno sfruttamento del personale delle cooperative con il tacito consenso del comune provincia e quant’altro..e poi una politica gestionale dei comuni che appunto favorisce le cooperative,anziché le aziende pubbliche..perché i comuni dovrebbero avere ,non dico l’ obbligo ma almeno il dovere nei confronti delle a.partecipate di aiutare a livello proprio economico facendo risparmiare ad es.su tasse oppure offrendo alcuni servizi tipo di giardinaggio potatura ecc.
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