Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Dell’arroganza del potere (A proposito della Presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni)

Postato il 10 Novembre 2014 | in Lavoro Privato, Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

I fatti
Federica_Fratoni
Il 9 maggio 2011, a seguito di un taglio drastico dei servizi d trasporto messo in atto  dalla Provincia, a pochi giorni dalla fine dell’anno scolastico,  gli addetti al trasporto pubblico locale della Valdinievole, i cittadini e gli studenti si trovarono  nel caos più totale a causa di un improvviso taglio delle corse. Gli autisti di BluBus furono bersaglio di proteste, contestazioni e talvolta anche di offese, come se gli stessi fossero i responsabili di quel disastro.
Il 12 maggio 2011, presso il capolinea di Montecatini sopraggiunse un gruppo di studenti  che  chiesero agli autisti presenti spiegazioni su che fine avesse fatto  una corsa che fino a qualche giorno prima aveva loro garantito il ritorno verso le loro abitazioni. Vista la ristrutturazione degli orari gli autisti presenti accompagnarono gli studenti a visionare gli orari esposti all’interno della biglietteria. Qui erano presenti due ispettrici della Provincia, per cui gli autisti (fra cui il nostro delegato sindacale) invitarono gli studenti a chiedere spiegazioni alle due istruttrici tecniche  e, preso atto dei tagli effettuati alle corse, a tributare loro un ironico applauso, visto che in quel momento rappresentavano la Provincia.
La contestazione non fu gradita dalle due funzionarie della Provincia e quando la notizia giunse al Palazzo, la massima carica istituzionale  nella persona del Presidente della Provincia emise un delirante comunicato indirizzato a BluBus, a tutte le OO.SS, alla Regione Toscana, all’Assessore ai trasporti Regionale, al Comune di Pistoia, all’Assessore della Mobilità col quale denunciava il grave episodio a danno delle due dipendenti della Provincia e in cui si esprimeva “ferma condanna e forte preoccupazione” invitando l’azienda  a prendere provvedimenti contro il delegato Cobas, e a sanzionare con decisione l’episodio, chiedendo a tal fine una punizione esemplare verso  l’unico lavoratore riconosciuto dalle ispettrici.
A seguito di questa lettera non tardarono ad arrivare contestazioni e provvedimenti intimidatori nei confronti del delegato Cobas mediante un giorno di sospensione dal lavoro e la contemporanea minaccia di far pagare i danni d’immagine che l’ Azienda Lazzi  avrebbe subito in conseguenza delle azioni legali da parte dei soggetti  interessati.
A distanza di tre anni il Tribunale di Pistoia ha finalmente emesso il proprio verdetto e con sentenza  del 4 luglio 2014  ha assolto il nostro delegato  perché il fatto non sussiste.

Considerazioni finali
Questo episodio testimonia la presunzione, l’arroganza e l’estrema superficialità con cui la Presidente della Provincia di Pistoia ha gestito un episodio che ha creato gravi problemi, anche di salute, a un lavoratore che il Tribunale di Pistoia ha riconosciuto, come era scontato, del tutto innocente. Invece di stigmatizzare l’incapacità della propria struttura a gestire una fase delicata e complessa come la ristrutturazione del servizio del trasporto pubblico locale e l’incompetenza dei propri funzionari, ha scelto di nascondere l’insipienza della struttura da lei presieduta  utilizzando il proprio ruolo di potere per scaricare le responsabilità su un lavoratore che, forse, aveva l’unica colpa di rappresentare i Cobas all’interno dell’Azienda.

Pistoia, 7 novembre 2014
COBAS TRASPORTI

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