December 21, 2024
Con atto della Dirigente, il servizio gestione Risorse della Provincia di Pisa ha disposto il pagamento di quasi 2 milioni di euro corrispondenti a solo il 33% delle somme dovute a Dexia Credito Spa.
Ancora da stimare gli ulteriori oneri a carico della Provincia (spese legali e per interessi).
Ormai è certo la ristrutturazione del debito contratto dalla Provincia di Pisa ha prodotto un indebitamento ancor maggiore e a pagare saranno i lavoratori\trici il cui salario è bloccato da anni ( parliamo anche di quello accessorio) e i cittadini che questi soldi avrebbero voluto vedere impiegati per la manutenzione delle scuole, del territorio, per arrestare il degrado e la devastazione ambientale.
Occorrono risposte chiare in ordine alle responsabilità, prima che tutto finisca nel nebuloso processo di dismissione delle competenze della provincia.
Gli Enti locali, con la benedizione di Anci e Upi , hanno fatto un ingente (ab)uso di strumenti finanziari nel periodo tra il 1998 e il 2008, per cui i derivati corrispondono a circa un decimo del debito pubblico.
Tutte le maggiori banche d’affari sono attive in questo tipo di operazioni sull’Italia: Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America, Citigroup e JP Morgan.
Dalla stampa apprendiamo poi che, oltre al livello centrale, ben 664 enti pubblici, tra cui 18 regioni, 42 province, 45 capoluoghi e 559 comuni avrebbero acquisito “derivati” per oltre 35 miliardi di euro, circa 1/3 del debito complessivo accumulato dagli enti locali ai dati 2009. Le perdite conseguenti all’adozione di questi strumenti finanziari per i soli enti pubblici appena ricordati potrebbero superare i 10 miliardi di euro se il Governo avesse il coraggio e la correttezza di quantificarli spiegando che la speculazione finanziaria è alla base dell’indebitamento degli enti locali e alla privatizzazione dei servizi.
Cobas Pubblico Impiego
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