Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Difendiamo l’Ex-Colorificio occupato e l’esperienza del Municipio dei Beni Comuni

Postato il 11 Febbraio 2013 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

La notizia della richiesta di sgombero dei locali dell’ex-Colorificio Toscano Occupato è l’ennesima provocazione contro le decine di associazioni Progetto Rebeldia e le centinaia di partecipanti al Municipio dei Beni Comuni, conseguenza diretta della decisione della Giunta Filippeschi di trovare una soluzione per una realtà sociale, culturale e politica con cui è necessario confrontarsi e non contrapporsi.

Lo stato di abbandono dei locali dell’ex Colorificio, oggi meritoriamente occupato dal Progetto Rebeldia, rappresenta l’insulsaggine delle forze politiche locali che amministrano la nostra città, o piuttosto conferma quanto esse siano asservite ai poteri forti della speculazione edilizia, legale e illegale. Nessuno fino ad ora si era più interessato all’area dismessa, se non per avanzare progetti di modifica di destinazione, per avviare speculazioni analoghe a quelle del quartiere di Porta a mare: ora, la questione diventa una priorità di ordine pubblico per chi, imbarazzato dalla denuncia attuata attraverso questa occupazione, viene smascherato come complice di tutt’altri interessi rispetto a quelli dei cittadini e dei lavoratori della città e del territorio.

L’area dell’ex-Colorificio Occupato, acquistata e abbandonata dalla multinazionale J-Colors dal 2008, con enormi costi economici e sociali per il territorio, viene adesso rivendicata dalla multinazionale che pretende di rientrarne in possesso dopo essersene disinteressata per anni: è l’ennesima conferma che la logica del profitto non ha nulla a che vedere con gli interessi dei territori e delle popolazioni, ma produce esclusivamente sfruttamento fin quando siano necessari lavoratori per l’estrazione del profitto, per poi ritrarsi e provocare desertificazione sociale non appena sia ritenuto più utile dismettere la produzione. È quanto accaduto con il Colorificio Toscano, un’azienda funzionante, dismessa con una rapace operazione di mercato.

Ma la difesa dell’ex-Colorifico/Municipio dei Beni Comuni Occupato è anche la rivendicazione di uno spazio aperto e libero per i/le lavoratori/trici, per i migranti, per i giovani, per tutti i/le cittadini/e che vogliano intraprendere percorsi di confronto, elaborazione, socializzazione alternativi alla conformistica compatibilità con le logiche di mercato che rendono supino il settore pubblico ai privati.

Esprimiamo la piena solidarietà al Progetto Rebeldia partecipando e sostenendo ogni iniziativa a difesa del’ex-Colorifico Occupato, a partire dalla manifestazione del prossimo 16 febbraio, perché non venga ancora una volta colpita un’esperienza associativa, culturale, sociale, politica collettiva, Bene comune di Pisa.

 10 febbraio 2013

CONFEDERAZIONE COBAS PISA

COBAS SCUOLA PISA

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