Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Distaccamenti della Polizia Municipale di Pisa senza docce. E’ forse questo il decoro urbano?

Postato il 9 Maggio 2014 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

I rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza del Comune di Pisa hanno da tempo criticato la collocazione della caserma Pm nella sesta porta e ora contestano la ubicazione dei distaccamenti a Riglione e sul Litorale.

Investimenti onerosi per le casse comunali (leggi la circoscrizione a Marina) anche per ospitare il distaccamento della Pm ma questi locali , inaugurati solo pochi mesi fa, sono già in stato di abbandono e necessitano di interventi, per questa ragione i vigili finiscono stipati come sardine in una vecchia sede sul litorale senza neppure le docce per uomini e donne

E’ vergognosa questa situazione e ricordiamo quello che dice il testo unico sulla sicurezza

“Docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei lavoratori quando il tipo di attività o la salubrità lo esigono”.

Il D.Lgs.81/08 nulla altro dispone, lasciando la valutazione di che cosa significhi “quando il tipo di attività o la salubrità lo esigono” al Datore di Lavoro che ha l’obbligo del rispetto di quanto stabilito dal medesimo Decreto ( se la “salubrità” dei lavoratori lo richiede.)

Per “salubrità” si intende (dizionario Hoepli on line) “Carattere di ciò che è salubre”.

Mentre per “salubre” si intende (sempre dizionario Hoepli on line) “Che fa bene alla salute e contribuisce a conservarla”.

Pertanto si deve dedurre che le docce sono necessarie se ciò è richiesto dalle esigenze di salute dei lavoratori.

Ora, secondo l’articolo 2, comma 1, lettera o) del D.Lgs.81/08 la “salute” è definita come: “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità”.

E’ evidente quindi che un lavoratore che trascorre ore e ore esposto al sole nei mesi estivi, che effettua attività faticose e che richiedono spostamenti a piedi significativi, ha la necessità per tutelare la propria “salute” (intesa come previsto dalla normativa vigente come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”) di poter effettuare una doccia alla fine del turno lavorativo.

Se il Comune non ha ravvisato questa esigenza è perché sta continuando a usare come metro della “salute” quello che era valido più di 50 anni fa, che non è assolutamente coerente (come dispone il D.Lgs.81/08) alle attuali esigenze di salute previste dalla situazione odierna e rese obbligatoria in tal senso dalla formulazione più che esaustiva data nel D.Lgs.81/08.

Di conseguenza , se questo è l’approccio alle tematiche della sicurezza , non ci meraviglia che al Comune di Pisa arrivino sanzioni a carico dei dirigenti o si vada a collocare la caserma della Pm in luoghi inadeguati come la sesta porta

Cobas Pubblico Impiego

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