Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Dossier Giga sull’assassinio di Giulio Regeni

Postato il 8 Febbraio 2016 | in Italia, Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

giulio-regeniAbbiamo selezionato questi articoli dal Manifesto per ricordare la figura del giovane ricercatore, rapito, torturato e assassinato dalla polizia egiziana, e per contestualizzare il clima di repressione che avvolge la società egiziana dopo il golpe del 3 luglio 2013 ai danni del legittimo presidente Morsi.
Nonostante il governo golpista di al-Sisi si sia macchiato di brutali crimini e abbia fatto precipitare l’Egitto sotto una asfissiante dittatura, l’ex generale ora in giacca e cravatta, viene considerato un alleato strategico per Usa, Russia e Italia intrattenendovi normali relazioni  politiche, diplomatiche ed economiche.

La realpolitik, gli interessi geopolitici e gli affari ancora una volta hanno il sopravvento sui diritti delle persone, sulle aspirazioni dei popoli e sulla democrazia. La morte di Giulio Regeni è frutto di questi interessi e di chi ha girato lo sguardo dall’altra parte mentre stringeva la mano di al-Sisi grondante di sangue, come Renzi in occasione della prima visita ufficiale in Europa dell’ex generale ricevuto a Roma con tutti gli onori il 24 e 25 novembre 2014.

Il coordinamento del Giga

P.s.  per chi fosse interessato possiamo fornire, previa richiesta, il dossier realizzato dal Giga sul cruento colpo di stato del 3 luglio 2013

La verità per Giulio Regeni

Giulio Regeni è morto nel modo più atroce possibile. Una morte lenta mentre le ferite sul suo corpo richiamano i segni della tortura. Il cadavere è stato rinvenuto semi-nudo in un fosso della periferia del Cairo.

L’autopsia avrebbe confermato ferite prodotte da oggetti taglienti, quindi non compatibili con le prime ricostruzioni della polizia. Le autorità egiziane continuano a considerare come valide le piste della rapina finita male e dell’incidente stradale.

Al Cairo i tassi di criminalità sono bassissimi, e sebbene siano aumentati nella fase seguente alle rivolte del 2011, si è tornati alla calma con la retorica della stabilità che ha legittimato il golpe militare del 2013.
In secondo luogo, Giulio non aveva una vettura.

Leggi tutto l’articolo di Giuseppe Acconcia al seguente indirizzo:

http://ilmanifesto.info/la-verita-per-giulio-regeni/

Uno studente gramsciano appassionato di movimenti operai

La stampa mainstream sta associando i volti di Valeria Solesin, vittima degli attentati di Parigi del 13 novembre scorso, e di Giulio Regeni, trovato morto lo scorso 3 febbraio nella periferia del Cairo. Si tratta di figure davvero diverse, scomparse in circostanze forse quasi opposte.

Ricordiamo Giulio associandolo invece alla compagna egiziana Shaimaa el-Sabbagh, scomparsa esattamente un anno prima e lo stesso giorno del ventottenne friulano, proprio in Egitto.

Leggi tutto l’articolo di Giuseppe Acconcia al seguente indirizzo:

http://ilmanifesto.info/uno-studente-gramsciano-appassionato-di-movimenti-operai/

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