December 24, 2024
Il diritto alla salute? Non è più un “fondamentale diritto dell’individuo” né tantomeno “interesse della collettività” come recita (ancora per quanto?) l’articolo 32 della Costituzione. In Italia l’attacco generalizzato ai diritti sociali prevede anche lo smantellamento dei servizi pubblici e del Servizio sanitario nazionale in particolare. Nonostante prestigiosi istituti internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità continuino a ripetere l’ormai abusato refrain che la sanità italiana è una delle più virtuose al mondo per quanto riguarda la spesa ed i risultati eccellenti raggiunti, la realtà di oggi, quella che i cittadini vivono quotidianamente sulla propria pelle, è ben diversa. Gli ultimi tre governi che si sono succeduti dal 2011 con la sola benedizione di Re Giorgio hanno condiviso l’obiettivo di colpire, per esigenze di risparmio e/o di risanamento finanziario della spesa pubblica, il settore più importante di uno stato che si voglia definire “sociale”, quello della prevenzione e dell’assistenza sanitaria. Attraverso due scelte radicali: la riduzione delle risorse da erogare in campo sanitario – tanto che l’Italia ha attualmente una delle più basse spese sul PIL rispetto a molti altri paesi europei ugualmente colpiti dalla crisi economica – e l’avvio di processi di privatizzazione di interi pezzi di livelli essenziali che stanno determinando il progressivo abbandono del carattere universale e pubblico del nostro Sistema sanitario nazionale.
Leggi tutto l’articolo di Beatrice Bardelli al seguente indirizzo:
http://www.lacittafutura.it/italia/democrazia/esiste-ancora-in-italia-il-diritto-alla-salute.html
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