Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Finchè non cambieremo radicalmente la società, non potremo mai sperare che la strage quotidiana di lavoratori finisca!

Postato il 3 Aprile 2018 | in Sicurezza sul lavoro | da

Da Marco Spezia

Ancora una volta siamo a piangere e indignarsi per altri martiri del lavoro.

Oggi ne parlano tutti i giornali e i social sono pieni di commenti indignati.

Ancora un infortunio col “botto”, poi oggi è Pasqua e quindi la notizia fa tantissima audience.

Poi se ne dimenticheranno, ma la strage quotidiana continuerà, nel silenzio di tutti.

La strage quotidiana dei morti senza volto: i quattro lavoratori che muoiono ogni giorno senza che nessuno ne sappia nulla.

Le cause dell’incidente di oggi, come di tutti gli infortuni sul lavoro sono sempre le stesse: mancata osservanza degli obblighi a carico dei datori di lavoro per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

Le macchine e i luoghi di lavoro non sono a norma, le valutazioni dei rischi sono documenti puramente formali, mancano procedure di sicurezza, i lavoratori non sono formati, addestrati, coinvolti.

Questo perché nelle aziende il profitto viene prima di tutto: bisogna lavorare, produrre e spendere poco.

E poi mancano, praticamente del tutto, i controlli, per precisa volontà di politici e sindacati collusi, per il proprio tornaconto, con la classe imprenditoriale, cioè con i padroni, che i controlli non li vogliono per fare profitto.

Non c’è giustizia nemmeno nelle aule dei tribunali, poiché PM e giudici stanno spesso dalla parte dei più forti.

Non serve a niente piangere.

Finché non cambieremo radicalmente la società capitalista basata sul profitto e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, non potremo mai sperare che la strage quotidiana di lavoratori finisca!

Già, ma il comunismo non è più di moda…

E allora smettiamo almeno di piangere.

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