Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Gli appalti nel sociale in Toscana

Postato il 2 Agosto 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

La maggior parte degli appalti presenti nel settore sociale in Toscana sono analizzati in base a elementi quantitativi, quali il numero di personale, le ore lavoro e la retribuzione oraria.

Questo non è altro che appalto di manodopera per altro proibito dalla legge, appalto che genera una contrazione della retribuzione e della occupazione visto che tra tagli della spending review e revisione dei tetti di spesa si va a risparmiare nei servizi essenziali come istruzione, trasporti e sanità. Dato questo tipo di appalti, si capisce quanta poca attenzione- e comunque un attenzione formale che esclude la sostanza delle questioni- sia riservata alla qualità del servizio, alla gestione dello stesso e al controllo – sia da parte dell’Ente appaltatore sia il soggetto gestore del servizio stesso.

Esistono allora SOLUZIONI praticabili e finalizzate a inquadrare gli appalti in una logica diversa? Noi pensiamo di sì , infatti bisogna:

1.invitare gli operatori economici a redigere un progetto

vero e proprio di gestione del servizio- incentrato sulla qualità-,

eliminando dai capitolati degli appalti tutto ciò che possa configurare

appalto di manodopera-proibito dalla legge ma largamente diffuso stando alle denunce di numerosi lavoratori e utenti del terzo settore

2.invitare gli operatori economici a redigere un piano economico del progetto di gestione del servizio per valutarne la reale fattibilità;

3.eliminare il ribasso nella parte economica, sostituendolo con valutazioni efficaci per valutare il piano economico del progetto;

4.inserire effettivi strumenti di controllo, che vedano coinvolti l’Ente appaltatore e il soggetto gestore del servizio, in una ottica di reale collaborazione e COOPERAZIONE, secondo i principi di trasparenza, efficacia ed efficienza, per raggiungere la massima qualità dei servizi erogati, al prezzo congruo, individuato da un efficiente piano economico del servizio.

Tutto quanto sopra è possibile, in quanto la normativa sugli appalti prevede la possibilità di creare strumenti ad hoc per la materia socio sanitari, proprio in ragione della delicatezza che li caratterizza.

Peccato che, nella maggior parte dei casi, gli Enti appaltatori si auto- limitino in questo, indicendo appalti tradizionali, che consentono soltanto una formale valutazione della qualità del servizio offerto….

Inutile ricordare che la qualità del servizio va a tutto beneficio di chi ne usufruisce, ma anche dei lavoratori e delle lavoratrici stessi\e che si troverebbero ad operare in condizioni migliori.

Cobas Pubblico Impiego

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