November 29, 2024
Corrieri, facchini, scaffalisti, addetti alle pulizie. Un esercito crescente di uomini e donne spesso sottopagati e senza tutele che rappresentano il gradino più basso della piramide del lavoro. Oggi ci siamo voluti occupare di questi “ultimi”, quelli che fanno notizia solo quando la loro condizione diventa tale da non essere più nascondibile: se c’è un presidio, una manifestazione. Persone la cui condizione è la risultante del processo di destrutturazione dei rapporti di lavoro e della ricerca esasperata del minor costo. Lo abbiamo fatto raccontando le loro testimonianze, raccolte grazie alla collaborazione dei sindacati. Così scopriamo che non ci sono solo quelli dell’articolo 18. Ci sono pure quelli che l’articolo 18 se lo sognano, mancando pure delle più elementari tutele. Quelli che si spaccano la schiena a riempire gli scaffali dei supermercati, la notte, prima che arriviamo noi con il carrello della spesa. Ci sono gli operai mandati dalla cooperativa a sostituire i dipendenti in cassa integrazione. E gli operai che, pur non cambiando mai fabbrica, transitano da una cooperativa all’altra, così tutte le volte gli vengono azzerate le ferie e i permessi… Ma per i dettagli, leggetevi le testimonianze, che fanno riflettere. Nei racconti delle vittime del lavoro low cost c’è un comun denominatore che è impossibile non cogliere: quasi sempre si incontrano società cooperative.
Leggi tutto l’articolo al seguente indirizzo:
Lascia un commento