November 25, 2024
I risultati delle elezioni in Francia e poi in Spagna segnano un’ulteriore significativa sconfitta della prospettiva eurocomunista. Nonostante la devastante crisi del modo di produzione capitalistico e delle forze che lo hanno diretto, comprese dunque le socialdemocrazie, i partiti che in Italia, Francia e Spagna hanno seguito tale modello appaiono, a partire dai risultati elettorali degli ultimi anni, sempre più residuali. Il tentativo di conquistare i ceti medi ha avuto un limitatissimo successo, pagato nella maggior parte dei casi con un netto calo di consenso fra i ceti sociali popolari.
Anche l’idea di una via istituzionale al socialismo, ossia la prospettiva di cambiare dall’interno la società civile facendo propria la logica delle istituzioni statuali liberal-democratiche, si è rivelata un’illusione. Le esperienze di governo in Francia, Italia, Spagna, ma anche quelle sperimentate nella stessa logica in Germania e più recentemente in Grecia, sono state generalmente fallimentari. Nonostante le forze eurocomuniste abbiano fatto parte in questi anni di coalizioni al governo di nazioni, regioni e grandi città, quasi nessuno di questi tentativi è stato in grado di realizzare gli obiettivi che si era dato.
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