Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Grazie al Jobs Act di Renz, Fincantieri riporta il lavoro al 1800. Allo schiavismo

Postato il 18 Marzo 2015 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

jobsact-renzi“L’occasione fa l’uomo ladro” si dice, oppure “fa l’uomo padrone”.
Così, con l’entrata in vigore dell’ottocentesco jobs act, Fincantieri non ha fatto altro che cogliere al volo “l’occasione” e diventare padrone.
Martedì 10 Marzo, il comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri, ha distribuito un volantino davanti ai cancelli Fincantieri di Marghera.
Grazie al ritorno al passato, l’azienda navale più importante del mondo, è venuta allo scoperto con una serie di proposte che sembrano fotocopiate da un contratto di lavoro di Rossella O’Hara:
1) rinuncia alle 104 ore di permessi annui retribuiti, oppure trenta minuti di lavoro gratuito al giorno, un regalo dei lavoratori al padrone pari a più di 100 milioni di euro l’anno (a dir poco);
2) l’introduzione stabile e allargata del 6×6 con le modalità sottoscritte da tutti i sindacati nella vertenza passata;
3) l’orario plurisettimanale;
4) la totale subordinazione del salario variabile all’andamento dei profitti aziendali;
5) un trattamento peggiore per i nuovi assunti.
(Fonte, Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri)
Tutto improponibile perchè un lavoratore possa essere chiamato tale e non “schiavo”.

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https://luciogiordano.wordpress.com/2015/03/12/grazie-al-jobs-act-di-renzi-fincantieri-riporta-il-lavoro-al-1800-allo-schiavismo/

 

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