November 24, 2024
Dopo aver inaugurato nel 2009 la stagione del Golpe Soave con la deposizione del legittimo Presidente Manuel Zelaya, reo di essersi avvicinato all’Alba[1], in questo giorni in Honduras si sta scrivendo una nuova pagina di storia relativa a questa, ormai consolidata, strategia destabilizzante. Il Golpe Soave, Blando o Istituzionale a seconda delle definizioni e delle sfumature di realizzazione viene attuato in forma incruenta attraverso l’azione convergente di alcuni settori della Magistratura, di forze politiche disposte a clamorosi ribaltoni degli esiti elettorali, di settori degli apparati di Sicurezza, con il fondamentale appoggio dei media, soprattutto privati, che ne preparano l’attuazione con potenti campagne diffamatorie tese a creare consenso nell’opinione pubblica interna e internazionale, intorno all’opera di deposizione di Presidenti eletti attraverso regolari passaggi elettorali. Il tutto sotto la regia internazionale dei poteri forti e delle strutture di Intelligence statunitensi. Dopo il già citato caso di Zelaya, ricordiamo in ordine cronologico, tralasciando le numerose fallite, la deposizione del Presidente paraguayano, l’ex Vescovo Fernando Lugo, nel 2012 e quella più clamorosa di Dilma Roussef in Brasile nell’estate del 2016[2] che oltre a portare il suo ex vice-presidente Temer alla presidenza, a seguito del ribaltone del suo partito (il Pmdb), con un nuovo governo espressione delle oligarchie, ha, soprattutto, mutato gli equilibri geopolitici interni al Sud America e al Mercosur, spostandone decisamente l’asse a destra.
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