December 22, 2024
SEPI ha già inviato ai cittadini pisani i bollettini per il pagamento della TARES.
Abbiamo letto il comunicato della lista e pur codividendone i contenuti crediamo che colga solo un aspetto del problema
Sorvoliamo sul carattere iniquo della tassa e sull’aumento della contribuzione a carico dei cittadini ; il problema non può essere sviscerato solo da un punto di vista ecologista perchè disincentiva la raccolta differenziata Vi rimandiamo ,per completezza, a due nostri contributi forse troppo lunghi e articolati per essere pubblicati sulla stampa locale
http://www.cobasconfederazionepisa.it/tra-rincari-e-false-stabilizzazioni/
http://www.cobasconfederazionepisa.it/riflessioni-sulla-tares/
A nostro avviso il problema va visto nella sua complessità chiamando in causa le amministrazioni locali e il passaggio di consegne tra stato e enti locali, focalizzare l’attenzione sulle corresponsabilità esistenti tra stato e autonomie locali nella costruzione di un sistema di tassazione senza alcuna proporzionalità rispetto ai redditi e patrimoni.
Come già avvenuto con la tassazione dei redditi da lavoro dipendente, nel nostro paese esiste una tassazione che salvaguarda la rendita e la grande impresa mentre colpisce il piccolo lavoro autonomo, il lavoratore dipendente e i precari.
Esiste poi un cambiamento strategico (sancito anche dalle unioni e fusioni dei comuni) che sta ridistruendo compiti e ruoli, e i Comuni sono parte integrante delle grandi intese che non si manifestano solo a livello centrale ma anche nella costruzione di un sistema di autonomie locali fondato ad arte sulle privatizzazioni dei servizi, sul passaggio dei servizi a forma semigratuita (i servizi a domanda individuale con le compartecipazioni – i ticket sanitari) e\o pagati dal contribuente ( come sta accadendo con i servizi indivisibili inclusi nella Tares).
Di questo vorremmo parlare in un dibattito pubblico onde evitare che sulla tassazione si faccia un discorso parziale rimanendo ancorati alla difesa solo di un ottica ecologista (che pur condividiamo) o del piagnisteo di comuni schiacciati dal governo centrale, tematiche che lasciamo al federalismo mentecatto e a chi pensa che il lavoro e il sociale non siano più ambiti privilegiati dell’ agire politico e sindacale
Da anni, in nome della governabilità si è deciso di sacrificare, riducendoli, i diritti sociali, separandoli dai diritti civili e sacrificando tutto e tutti in nome della governabilià. In questa ottica si modifcano gli assetti costituzionali facendo sparire principi di indirizzo e controllo a fini sociali della economica, non prima di avre distrutto i diritti del lavoro, modifiche che stanno avvenendo nel silenzio generale
COBAS PUBBLICO IMPIEGO
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