Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

I Cobas scrivono al Sindaco: rispondiamo all’emergenza abitativa

Postato il 5 Novembre 2013 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Le regioni hanno i fondi per l’emergenza abitativa ma non possono spenderli, un autentico paradosso denunciato anche da Il sole 24 ore http://www.unioneinquilini.it/public/doc/So_29_10_13_ediliziapopolare.pdf

Il Governo ha negato il blocco degli sfratti che resta la soluzione per l’emergenza abitativa.

I fondi di sostegno alla morosità incolpevole? Parliamo di 20.000.000 di euro una cifra insufficiente se pensiamo alle 70.000 famiglie sfrattate per morosità solo nel 2012.

La conferenza stato regioni? Decide un pacchetto di interventi assolutamente insufficienti.

Il Fondo degli affitti dagli attuali 140 milioni di euro dovrebbe passare a 300 milioni. Paradossalmente solo dieci anni il fondo affitti ammontava a oltre 400 milioni di euro con un numero di sfrattati decisamente più basso.

Il Governo pensa a ridurre la cedolare secca per i proprietari che affitteranano a canone concordato, sotto il 15% attualmente previsto dal Dl 102 convertito (era il 19%).

Per noi la soluzione è un’altra ossia aumentare le tasse ai proprietari di abitazioni sfitte e stabilire che dopo un certo numero di anni l’immobile non abitato, sia esso pubblico o privato, deve essere requisito e adibito a uso abitativo\pubblico\sociale. Una legge che nessun partito presente in Parlamento ha intenzione di approvare pensando, invece, di istituire un fondo di garanzia a beneficio dei proprietari che affitteranno a canone concordato.

Sono oltre 20 mila le abitazioni Iacp (case popolari) inagibili, un piano di intervento del Governo dovrebbe partire dall’auto\recupero di queste abitazioni per fronteggiare l’emergenza abitativa. Se l’obiettivo del Governo sembra essere quello di alienare il patrimonio pubblico e delle case popolari, l’Amministrazione Comunale la butta sull’ordine pubblico senza confrontarsi con i movimenti dell’abitare. Decine di case sfitte da assegnare alla emergenza abitativa nei quartieri popolari, immobili comunali non da vendere ma da destinare ai bisognosi di case, sono queste le proposte concrete che rivolgiamo a Sindaco e assessore Zambito.

E’ in gioco il futuro di tante famiglie e ciascuno di noi non può eludere il confronto , condizione per affrontare e risolvere le problematiche dell’emergenza abitativa.

Confederazione Cobas Pisa

per i Cobas

Federico Giusti

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