Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

I nuovi schiavi lavorano a voucher

Postato il 9 Marzo 2016 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Voucher4Anna Zilli, docente di Diritto del Lavoro all’università di Udine, ha lavorato a diverse ricerche sull’uso dei voucher in Italia, di cui l’ultima apparsa nella pubblicazione “Lavorare per voucher popo il Jobs Act” (Uniud 2015). Dalle pubblicazioni a cui ha collaborato provengono anche le tabelle qui sopra, elaborazioni su dati Cnel e Inps a cura della dottoressa Alida Cimarosti.

I voucher, per chi non lo sapesse, sono dei “buoni” che si possono acquistare anche dal tabaccaio con cui pagare “one shot” forza lavoro di diverso tipo, che così guadagna 7,5 euro all’ora. Il lavoro a voucher non prevede alcuna forma di welfare (ferie, malattia, gravidanza etc) ed è in larghissima espansione in Italia: lavoro liquido e super precario, sostanzialmente braccia e cervelli in affitto, all’ora, usa-e-getta. Pochissimo presente sulle prime pagine dei giornali, il fenomeno dei voucher è poco frequentato anche dalla politica, compresa quella parte che per sua missione dovrebbe battersi per l’emancipazione di chi abita nei gradini più bassi e calpestati della piramide sociale.

Quella che segue è un’intervista in merito alla ricercatrice Anna Zilli, che ringrazio.

Leggi tutto l’articolo di Alessandro Gilioli al seguente indirizzo:

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/03/07/i-nuovi-schiavi-lavorano-a-voucher/?refresh_ce

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