November 29, 2024
Il Cobas Pubblico Impiego di Pisa prende posizione contro la repressione che colpisce lavoratori, movimenti e studenti
Solo pochi giorni fa partecipavamo ad una assemblea cittadina con i lavoratori del consorzio di cooperative di Piacenza che opera per conto di Ikea, lavoratori vittime di repressione, manganellati denunciati e arrestati per avere presidiato i cancelli del loro posto di lavoro impedendo l’ingresso di crumiri chiamati a sostituire quanti erano in sciopero.
La legislazione in materia di lavoro dovrebbe impedire la sostituzione di lavoratori in sciopero, eppure accade all’Ikea e anche nei supermercati dove alle casse trovi capiturno ogni qual volta le lavoratrici scioperano.
Questi fatti dimostrano che il padronato abusa del suo potere e viola la legge ma non per questo viene accusato dalle istituzioni di illegalità anche quando viola leggi e contratti.
Al contrario dei padroni, i lavoratori e gli studenti che invocano diritti e dignità vengono denunciati e perseguitati dalla macchina repressiva.
Negli ultimi anni sono decine di migliaia i denunciati per reati legati alla difesa dei beni comuni, del lavoro, dei territori minacciati dalla devastazione ambientale.
Chi parla di cattivi maestri e di illegalità dovrebbe spiegarci perchè i poteri economici e politici dominanti godono invece di impunità e accondiscendenza da parte delle forze dell’ordine e della magistratura.
Due pesi e due misure a ricordare come la repressione sia un elemento strutturale e costante del sistema capitalistico pronto a reprimere chi combatte la crisi che vorrebbe scaricare sui lavoratori, sulle giovani generazioni e sui territori i costi di politiche economiche e sociali miranti a salvaguardare privilegi e poteri.
Nella città di Pisa si regalano terreni pubblici a soggetti privati salvo poi invocare legalità e rispetto delle regole.
Per queste ragioni il Cobas Pubblico Impiego esprime solidarietà agli studenti e ai lavoratori colpiti da denunce e da una campagna stampa costruita ad arte per isolare chi lotta e non accetta lo status quo.
COBAS Pubblico Impiego Pisa
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