November 24, 2024
Sul decreto mobilità riguardante il personale delle province e della CRI sono tanti i punti critici, le perplessità e gli ennesimi strafalcioni di questo governo.
Innanzitutto è stato stravolto, diciamo pure sapientemente ignorato, il principio su cui si basava la legge Delrio (che noi avevamo criticato come l’inizio dello smantellamento della Pubblica amministrazione), vale a dire “il lavoratore segue la funzione” infatti nel decreto adesso si parla di “domanda” e di “offerta”. Tenuto conto che sono pochissime le regioni che hanno riallocato le funzioni non fondamentali è facile presagire una situazione dove un numero elevato di lavoratori, una volta entrati in questo “perverso sistema”, rimarranno in attesa di ricollocazione e una volta giunti a fine 2017 – senza essere stati ricollocati – saranno messi in mobilità ai sensi della legge 165/2001 (2 anni con l’80% della retribuzione dopodiché il licenziamento).
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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