December 21, 2024
Il futuro delle aziende pubbliche non è negli indici di Borsa
Neoliberismo. Il taglio al debito pubblico è solo l’alibi –lo shock teorizzato da Milton Friedman- per permettere la privatizzazione di un servizio pubblico universal.
Dopo aver versato, per non più di un minuto, lacrime di coccodrillo sui dati della disuguaglianza sociale nel pianeta, forniti dal rapporto della ong Oxfam – le 85 persone più ricche del mondo detengono una ricchezza equivalente a quella di 3,5 miliardi di persone; l’1% del pianeta possiede il 50% della ricchezza mondiale– il ministro Saccomanni, presente all’annuale Forum di Davos, è passato alle cose serie e, in un incontro con i grandi investitori stranieri, ha annunciato l’avvio dell’ennesimo piano di privatizzazioni, con in testa le Poste Italiane.
Senza senso del ridicolo, è riuscito a dire che l’operazione, che prevede, per ora, la messa sul mercato del 40% del capitale sociale di Poste, comporterà un’entrata di almeno 4 miliardi da destinare alla riduzione del debito pubblico. Anche ai più sprovveduti credo risulti chiara l’inversione del contesto: Saccomanni dice di voler privatizzare le Poste per ridurre il debito pubblico, mentre è evidente come il debito pubblico sia solo l’alibi –lo shock teorizzato da Milton Friedman– per permettere la privatizzazione di un servizio pubblico universale.
Leggi tutto l’articolo al seguente indirizzo:
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o42283:e1
Leggi anche il seguente articolo sulla privatizzazione delle poste
http://www.cobasptcub.it/notizie/cobaspt-cub-comunicati/1113-i-postali-cambiano-padrone.html
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