Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il Governo Renzi contro la middle class

Postato il 24 Marzo 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Il Governo Renzi ha una ricetta economica, procede con lo smantellamento della Pubblica amministrazione, aumenta la precarietà della forza lavoro rendendola più ricattabile e in prospettiva con un potere di acquisto a dir poco insufficiente

Per Renzi la ripresa dei consumi passa attraverso la riduzione dell’Irpef

ma attenzione ai numeri: solo il 10% dei contribuenti più poveri beneficerà della riduzione Irpef, numeri assai inferiori a quelli dichiarati da Renzi, insomma chi ha meno di 8 mila euro non arà alcun beneficio, resteranno fuori poi la stragrande maggioranza dei lavoratori pubblici che hanno un reddito lordo annuo che va dai 25 mila euro ai 35 mila, restano fuori poi i cosiddetti incapienti.

Ma cosa è la incapienza?

Quando il reddito complessivo o l’imposta lorda del contribuente sono così bassi che è impossibile avvalersi completamente delle agevolazioni . Incapienti sono coloro che hanno un reddito imponibile lordo che rientra nella no tax area, ovvero il livello di reddito che è escluso dalla tassazione, o quei contribuenti per i quali i benefici delle detrazioni sono inesistenti, perché a essi non corrisponde un’imposta lorda abbastanza ampia su cui far valere tali agevolazioni (➔ deduzione; detrazione).

Per concludere la manovra Renzi lascia fuori gli incapienti che sono una parte significativa dei soggetti con redditi annui lordi inferiori ai 25 mila euro. Ecco svelato il bluff.

Ma un ragionamento andrebbe fatto per la progressiva tassazione dei redditi e soprattutto perchè, dati alla mano, è proprio la classe media ad essere soggetta a maggiore tassazioni e per classe media intendiamo quella che ha un reddito da 26 a 35 mila euro. La tassazione dei mega redditi è invece in proporzione assai più bassa.

Alla luce di queste considerazioni possiamo azzardare l’ipotesi che il Governo Renzi attaccherà la middle class? La risposta per noi è affermativa e trova conferma nella statistiche degli economisti de Lavoce.info (http://www.nens.it/_public-file/Paladini.%2025.11.13.BIS.pdf).

Se a ciò aggiungiamo che la spending review attaccherà la Pubblica amministrazione, il cerchio sembrerebbe chiudersi.

Ma tanto accanimento contro la classe media favorisce i ceti meno abbienti? Manco per sogno, se guardiamo alla precarizzazione del lavoro e al welfare che vedrà sempre più numerosi servizi a pagamento si capisce che neppure le classi sociali più deboli riceveranno un sostanziale miglioramento delle loro condizioni di vita.

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