Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il verbo di Ichino suona campane a lutto per i lavoratori: flessibilità e zero tutele

Postato il 5 Marzo 2016 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Mercato del lavoro con meno fisco e più flessibilità

Ichino1.I circa 300.000 occupati in più non hanno alterato la ripartizione tra uomini e donne nel tessuto produttivo. Quanto all’età, pare che tutte le classi abbiano tratto vantaggio dall’aumento, tranne la classe 15-24. Quanto alla summa divisio tra subordinati e autonomi il +300.000 è il risultato di quasi 450.000 lavoratori dipendenti in più, e di quasi 150.000 autonomi in meno.
2. Se non ci saranno shock esogeni negativi, vi è motivo di sperare che l’occupazione continuerà ad aumentare perché lo sono anche la fiducia nella crescita dei consumatori italiani e la propensione degli operatori internazionali a investire nel nostro Paese, in conseguenza del progressivo allineamento del sistema-Italia agli standard degli altri Paesi occidentali in materia di disciplina del lavoro, funzionamento delle amministrazioni pubbliche, a cominciare da quella della giustizia, e costo dell’energia.
3. Una condizione essenziale è che non diamo a noi stessi e agli operatori internazionali l’immagine di una legislazione – sia essa fiscale o del lavoro – volatile e inaffidabile. L’immagine che dobbiamo dare è quella di un ordinamento nel quale le imposte su impresa e lavoro sono destinate a ridursi, e di un mercato del lavoro nel quale si è innescato il circolo virtuoso di una sempre maggiore flessibilità per le strutture produttive, coniugata a una sempre maggiore sicurezza economica e professionale dei lavoratori nel passaggio da una azienda all’altra.
 
tratto da Il Sole 24 Ore del 3 marzo 2016
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