December 21, 2024
Una variopinta manifestazione di protesta ha attraversato la piazza dell’Aricivescovado e la piazza dei Miracoli.
A promuoverla le lavoratrici e i lavoratori della Misericordia con il sostegno dei sindacati Cobas, CGILe UIL.
Il personale si era ritrovato ore prima a preparare gli scriscioni (ora affissi alla sede della Misericordia) e per prepararei cartelloni portati da numerose lavoratrici. Ecco i contenuti di alcuni striscioni
la misericordia nasce nel 1300. Non deve chiudere nel 2013
la colpa del debito non è dei lavoratori
difendiamo i servizi e i posti di lavoro
non si taglia sui servizi sanitari e sociali
Una cinquantina di partecipanti, presente anche una piccola delegazione di lavoratori dell’irisbus di Avellino di passaggio da pisa e la solidarietà alla manifestazione portata dal Municipio dei beni comuni.
Per molti dei presenti era la prima manifestazione e abbiamo raccolto alcune testimonianze
“lavoro in misericordia da 14 anni-ci dice una lavoratrice, ho fatto di tutto dalle mansioni esecutive all’ufficio. Già oggi con i contratti di solidarietà arrivo a malapena a pagare il mutuo, se estenderanno il contratto al 50% dell’orario di lavoro come farò a pagare bollette e a fare la spesa”
“la Misericordia ha dismesso servizi anche quelli che portano soldi in cassa. E’ emblematico che perfino la Società della salute abbia chiesto alla Misericordia di tornare sui suoi passi e di confermare la presenza nel trasporto sociale . Altrettanto dovrebbe fare l’azienda ospedaliera per il trasporto sanitario all’interno dell’ospedale. Diminuendo le ambulanze si peggiorano i servizi e i tempi di attesa dei pazienti diventano insostenibili”
“Siamo scesi in piazza per sollecitare Arcivescovado e Sindaco a prendere una posizione, il loro silenzio nel corso di un anno mezzo di trattativa è sconcertante. E’ possibile collocare parte diq uesto personale alla Primaziale, nei servizi gestiti da altre associazioni, assorbirli in parte all’interno della azienda ospedaliera. Attendere altro tempo è assurdo”
I manifestanti hanno guadagnato la solidarietà di turisti e bancarellai, dei tassinari e di molti cittadini unitisi al corteo
Nei prossimi giorni l’ennesimo incontro con i vertici di Misericordia e un secondo confronto con la società della salute
Ma l’elemento nuovo è il protagonismo di tanti lavoratori e lavoratrici-conclude Federico Giusti dei Cobas- che non vogliono subire il ricatto di una nuova estensione dei contratti di solidarietà e rivendicano chiarezza sui bilanci, sui responsabili del debito e avanzano richieste ben precise alle istituzioni locali
Questa protesta si prefigge obiettivi assolutamente condisivibili come la difesa dei posti di lavoro, dei servizi sociali e sanitari ad oggi erogati da Misericordia, la salvaguardia del salario
E questi obiettivi noi vogliamo sostenerli senza timore e per questo siamo scesi in piazza oggi trascinando letteralmente le altre organizzazioni sindacali che per mesi hanno cercato di circoscrivere la loro azione solo ai tavoli sindacali e istituzionali, tavoli che per quanto importanti non sono serviti a difendere l’occupazione e i servizi
Cobas Pisa
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