November 28, 2024
Ci ha lasciato Filippo Dore a soli 54 anni. Filippo era da anni malato di Sla, una malattia terribile che non dà tregua per combattere la quale il Governo lesina finanziamenti alla ricerca.
Filippo, per dirla alla Cicerone, era ammalato nel corpo ma non nell’anima, ha combattuto la sua battaglia fino in fondo anche quando era impossibilitato a parlare e comunicava solo con apparecchiature collegate al pc
Negli anni novanta Filippo era stato protagonista di una dura lotta nell’azienda ospedaliera pisana, aveva fondato il sindacato di base Rdb raccogliendo centinaia di adesioni, spinto da quello che un tempo definivamo bisogno di classe, la necessità che i lavoratori si organizzassero dal basso per difendere i loro diritti, lavorare e vivere con dignità.
Una esigenza di classe appunto perchè Filippo ha avuto una sola militanza seppure lunga, quella nel sindacato di base e la tenacia che lo ha contraddistinto nel rivendicare salario e diritti la ritroviamo nella resistenza alla malattia, nelle manifestazioni a Roma, nel chiedere aiuto e sostegno ai familiari degli ammalati, mettendo a rischio la sua stessa vita, per rivendicare una cura e finanziamenti alla ricerca.
Filippo ora non c’è piu’ e lascia in chi lo ha conosciuto e apprezzato un vuoto incolmabile.
Vogliamo ricordarlo alla città come esempio di forza e di coerenza, di resistenza alla ingiustizia, di tenacia di fronte alle avversità.
i funerali di Filippo si terranno sabato mattina alle ore 10 a partire dalle cappellette dell’ospedale di Cisanello, funerali laici per chi laicamente ha combattuto contro l’arroganza padronale e la devastante malattia che lo ha colpito negli ultimi anni.
Per il sindacalismo di base di Pisa e i lavoratori e le lavoratrici
Stefano Teotino, Guido Stori, Federico Giusti e Giovanni Bruno
Abbiamo dato l’ultimo saluto a Filippo Dore morto di Sla a soli 54 anni. Filippo ha combattuto con dignità e incredibile forza la malattia delegenerativa, con le qualità che avevano contraddistinto per un decennio e passa il suo agire sindacale nell’azienda ospedaliera pisana.
Lo abbiamo accompagnato, amici e compagni sulle note di comandante Che Guevara avvolto nella bandiera delle Rappesentanze di Base a cui tanto tempo ed energie aveva dedicato. Con noi i colleghi , i compagni e gli amici, tutti stretti attorno ai familiari che hanno combattuto una battaglia durissima contro la Sla. Vogliamo lanciare un appello: mentre mancano i soldi per la ricerca si stanziano fondi per nuovi sistemi di arma, una vergogna in un paese che costringe i suoi cervelli alla fuga e va ridimensionando la sanità e la ricerca.
Troppe malattie potrebbero essere debellate se investissimo fondi nella ricerca delle cause, l’esatto contrario di quanto accade nel nostro paese dove la libertà di licenziamento con il jobs act sembra essere l’antidoto per la carenza di occupazione e di sviluppo.
Filippo ci ha lasciato un insegnamento importante: la solidarietà va accompagnata da gesti concreti e per noi la concretezza significa denunciare l’assenza di fondi per la ricerca e per combattere le malattie.
I compagni e gli amici di Filippo Dore
a loro nome Tommaso di Lalla
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