Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

In sanità più di un dipendente su 10 è inidoneo e con limitazioni lavorative

Postato il 14 Dicembre 2015 | in Sanità, Sindacato | da

sanitaL’11,8% degli organici di Asl e ospedali presenta inidoneità fisiche che ne limitano la mansione svolta e di questi il 7,8% presenta inidoneità parziali permanenti. Lo 0,4% raggiunge invece un’inidoneità totale. Le più colpite sono le donne: 79,6% contro il 20,4% degli uomini. E le inidoneità aumentano con l’età: meno del 4% tra 25 e 29 anni, 24% medio, ma con picchi fino al 31% tra 60 e 64 anni. Questi alcuni dei numeri della prima analisi sulle limitazioni alla mansione tra gli operatori della Sanità è del Cergas Bocconi, che ha analizzato nell’indagine “Le inidoneità e le limitazioni lavorative del personale Ssn. Dimensioni del fenomeno e proposte” un campione di 49 Aziende sanitarie pubbliche per un totale di 137.422 dipendenti, compilata grazie ai partner Bocconi: Anma (Associazione Nazionale Medici d’Azienda), Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), Ipasvi, Simlii (Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale) ed è finanziato grazie al generoso supporto di Ausl della Valle d’Aosta, Cisl, Nursind, Regione Basilicata, Regione Umbria e Regione Veneto. L’indagine è partita nel 2014 e ha concluso la prima fase della sua attività a dicembre 2015.

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