November 27, 2024
In questi giorni l’India è uno degli argomenti più trattati dai mass media borghesi per via della vicenda dei due marò e per i numerosi episodi discriminatori ai danni del mondo femminile. Ciò che ci viene propinato dai media però è solo una visione superficiale del mondo indiano che cela le contraddizioni di classe e i motivi della sussistenza di una mentalità patriarcale nel paese.
La crescita economica a dir poco sorprendente di questo paese ha lasciato nella povertà numerosi proletari, mentre la borghesia espande i suoi affari anche nel mondo occidentale, forte dell’enorme riserva di manodopera a basso costo presente nel paese e delle risorse naturali relativamente abbondanti. I monopoli capitalistici indiani come l’Adyta e la Tata si occupano di numerosi settori economici del paese e ovviamente sono quotati in borsa. In questa fase di scontro interimperialistico tra l’imperialismo occidentale e i BRICS è importante capire le contraddizioni del secondo paese più popolato al mondo che tra l’altro grazie alla sua elevata natalità ospita una delle popolazioni più giovani al mondo. (1)
Le problematiche dei proletari indiani soprattutto a livello giovanile spesso sono poco trattate, tuttalpiù i media borghesi col proprio falso moralismo si limitano a una sterile denuncia del lavoro minorile, ancora molto praticato nel paese nonostante le mobilitazioni dei proletari.
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