Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Ci vogliamo mettere la faccia? Iniziativa Cobas Provincia

Postato il 17 Gennaio 2015 | in Eventi, Lavoro Pubblico, Sindacato | da

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E’ iniziato il percorso per il rinnovo delle RSU nei comparti del pubblico Impiego e i primi giorni di Febbraio si dovranno presentare le liste per le elezioni RSU anche nel tuo Ente…

 Il nostro non è solo l’appello a lavoratori e lavoratrici perchè la smettano di delegare ogni istanza alle sigle sindacali tradizionali,  per poi lamentarsi  di chi in 20 anni ha contribuito ad affossare il potere di acquisto dei salari riducendo ai minimi termini la stessa contrattazione collettiva, i diritti e le tutele.

 Noi vogliamo rappresentare un’ opportunità, la possibilità di metterci la faccia, indipendenti dal potere politico e soprattutto decisi a far rispettare i diritti della forza lavoro che si conquistano con la contrattazione collettiva!

I risultati che si ottengono non sono concessioni, ma frutto di rapporti di forza e della capacità di attivare e sostenere insieme azioni, denunce, conflitti!

Chi ha rinunciato al conflitto e alla lotta sindacale ha di fatto permesso che tutte le certezze occupazionali e professionali di lavoratrici e lavoratori, compreso quelli pubblici, fossero messe in discussione e progressivamente ridotte.

Il jobs act non è altro che il punto di arrivo di un sindacato confederale che ha rinunciato a lottare, preferendo difendere gli interessi dei propri apparati e del sistema dei caf, dei patronati, dei distacchi lautamente finanziati con risorse e contributi pubblici nell’illusione di difendere l’esistente con gli accordi al ribasso, la logica del meno peggio e della concertazione.

 La perdita di potere contrattuale è anche frutto di questi interessi trasversali, per cui oggi gli esuberi nel pubblico impiego sono  il risultato finale di questo scambio oltre all’attacco dei Governi europei in nome dei tagli al settore pubblico.

Gli esuberi per molti lavoratori e lavoratrici delle Province sono uno scenario reale che in un prossimo futuro potrebbe colpirli a dimostrazione della inutilità di tanti protocolli e documenti d’intenti.

Ecco perche è l’occasione buona e vale la pena costruire una presenza alternativa con la lista dei cobas alle RSU  nel tuo Ente!

E l’ ora: riprendiamoci il Comune, la Provincia le Aziende pubbliche….

che noi intendiamo non solo come ente pubblici locali, ma come riappropriazione della ricchezza sociale di ciascun territorio, dei beni comuni intesi come diritti sociali e del lavoro, dei servizi erogati e garantiti per tutti  rimettendo al centro del funzionamento degli enti il personale che in esso opera e i cittadini destinatari del servizio pubblico, a gestione e controllo pubblico.

Questo perchè  la politica che  amministra e i dirigenti da essa nominati:

 -da cinque anni ti negano il rinnovo del contratto collettivo nazionale e riducono costantemente le risorse presenti nei fondi del salario accessorio;

 -da 10 anni destinano sempre piu’ soldi in alto a posizioni organizzative e dirigenti lasciando ai lavoratori solo qualche indennità su base spesso clientelare.

 -hanno  portato al collasso i servizi pubblici tra tagli agli organici, e blocchi contrattuali e alle assunzioni;

 – da anni  denigrano e sviliscono il tuo ruolo e le tue capacità umane e professionali, per demotivarti al fine di renderti più debole individualmente e non rappresentato, per impedirti di reagire;

 – perchè ti vogliono rassegnata\o, esposta\o alle conseguenze di una cattiva valutazione (performance negativa equivale a perdita salariale), con la paura di  trasferimenti e ingenti  pressioni, debite e meno debite, dei diretti superiori.

 Mettiamoci allora in gioco rivendicando non solo un salario adeguato al costo della vita ma anche altro !

In questi ultimi  anni i Cobas hanno ripetutamente denunciato in qualunque realtà  le scelte dell’amministrazioni pubbliche che attraverso processi di aggregazione fra enti comunque denominati ( unioni, fusioni, convenzioni) hanno progressivamente disconosciuto ruoli e professionalità del dipendente pubblico, ricercando e ricorrendo a rapporti di lavoro precari e ponendosi quale unico obiettivo la diminuzione dei salari.

I patti di stabilità hanno strozzato i comuni, nella spesa  sociale, per cui ai servizi pubblici destinanano sempre meno soldi,come alla nostra formazione.

Lottiam allora  contro gli sprechi costruendo una spending review dal basso perchè chi è in prima linea sul posto di lavoro tutti i giorni puo’ indicare le spese inutili e gli investimenti necessari, non subiamo piani di razionalizzazione che presto potrebbero mettere il personale alle dirette dipendenze della pa contro quello degli appalti.

Rivendichiamo allora una gestione partecipativa ai processi decisionali, non limitiamoci a sonnecchiare nelle rsu chiamati a ratificare decisioni assunte da altri, proviamo noi stessi a progettare e autogestire processi decisionali.

 Non basta eleggere un delegato onesto e credibile se poi agisce su imput di sindacati che ci hanno ridotto alla impotenza, che vanno dai sindaci, dai dirigenti con il cappello in mano per sottoscrivere accordi illeggibili e costruiti solo a immagine e somiglianza dei programmi di mandato, nel diprezzo di chi manda avanti ogni giorno realmente i servizi.

 Mettersi in gioco, scrollarsi apatia e rassegnazione e diventare protagonisti  è possibile costruendo una rappresentanza in rsu indipendente come quella dei cobas!

Cosa possiamo dirti … se vuoi un futuro diverso, forse è veramente il momento che anche tu ci metta la faccia !!!

Cobas Pubblico Impiego

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