Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La città del teatro: discriminazioni contro i lavoratori?

Postato il 26 Marzo 2015 | in Lavoro Privato, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

Teatro_cittaPer settimane abbiamo evitato di entrare nel merito della organizzazione dei servizi, pensando di rinviare tale discussione, che avrebbe probabilmente rappresentato un motivo ulteriore di conflitto in una trattativa già difficile e complessa, ad un secondo momento.

Ma dinanzi al ripetersi di determinati fatti, non vogliamo più tacere.

La mancanza del direttore tecnico, figura in possesso delle competenze, degli strumenti e delle tempistiche adeguate alla programmazione, all’organizzazione e alla supervisione del lavoro di tutto il settore tecnico, comporta e comporterà sempre più l’impossibilità di assicurare un servizio adeguato alle diverse esigenze che la gestione delle attività richiede.
La primo segnale di debolezza lo riscontriamo nel fatto che il personale organico tecnico sia impiegato dall’attuale direzione nelle giornate di apertura al pubblico attraverso ordini di servizio che non tengono conto dei tempi, delle maestranze e del personale, indispensabili alla preparazione degli spazi e delle attività: nelle condizioni attuali ci troviamo impossibilitati ad assicurare la piena efficienza del servizio, non avendo tempo e modo di verificare la posizione e lo stato delle nostre attrezzature che necessitano di una continua opera di manutenzione ed inventario, che deve essere effettuata in momenti liberi da attività teatrali in senso stretto.
Riteniamo inoltre che il personale tecnico direttamente coinvolto nella realizzazione dello spettacolo con compiti specifici (illuminotecnica, fonica, macchineria) non possa essere contemporaneamente inserito nella squadra antincendio poiché vi è il rischio che si vadano a compromettere entrambe le attività.

A tal proposito si aggiunga il fatto che le prove di evacuazione non vengono effettuate da anni e che parte del personale impiegato nella squadra antincendio non ne ha mai sostenuta una negli spazi in cui è chiamato ad operare.

Entrando nel merito specifico dell’orario di lavoro siamo a denunciare anomalie nella corrispondenza tra le ore/giornate lavorative contabilizzate e quelle effettivamente prestate nel giro compagnia (vedi quantificazione giornate di spettacolo, smontaggio, trasferimento e rimontaggio), e l’utilizzo di orari di lavoro che non prevedano 11 ore di riposo continuativo (come previsto dall’art. 61 CCNL) senza averne concordate le modalità compensative con le OO.SS.

Riteniamo altrettanto anomalo che al personale tecnico organico venga imposto di recuperare le ore in esubero nei giorni in cui in teatro vi siano attività che necessitano della presenza di tecnici; il risultato di tale scelta è un ulteriore aumento delle spese, dato che i suddetti vengono sostituiti da personale a giornata.

Denunciamo  infine che i collaboratori a giornata Andrea Berselli, che vanta oltre 16 anni di collaborazione con il teatro; e Davide Martini, un giovane che ha svolto presso la Fondazione un tirocinio e sul quale la stessa ha investito, sono stati di fatto estromessi dalle attività della Città del Teatro, perché apertamente (e legittimamente) critici nei confronti di chi gestisce questo Teatro che, ricordiamo, è finanziato con i soldi pubblici. A questi si aggiunge Marco Bagnai, con oltre 10 di collaborazione con la Fondazione sulle spalle, che ha deciso di farsi da parte in quanto, a suo avviso, sono venute meno le condizioni per proseguire, in serenità, la collaborazione con il Teatro.

CGIL, CISL e COBAS

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