November 28, 2024
La crisi nella quale sprofonda l’occupazione a Pisa: disoccupati, senza un euro e abbandonati come una barca alla deriva
Lavoratori ex misericordia e ex crm
Il discorso non si riduce a queste due situazioni che prendiamo a mo’di esempio solo per averle seguite direttamente
In entrambi i casi, il sindaco Filippeschi aveva detto:” non lasceremo soli i lavoratori” salvo poi dimenticare gli impegni assunti
Accordi sindacali sbagliati (indotto saint gobain con la fabbrica madre che ha avuto aiuti generosi per l’ammodernamento del forno distruggendo una cinquantina di posti di lavoro ) con ammortizzatori sociali alla fine dei quali non c’è nulla
Parliamo di una ventina di lavoratori ex crm ma di altrettanti dell’indotto:gran parte di loro è senza lavoro, finita la cassa non restano che lavori occasionali, al nero, qualche giorno da interinale o il sostegno dei familiari. ma c’è anche chi invalido e con patologie gravi non risulta collocabile per lavori supersfruttati
C’è chi ha perso la casa, chi è ritornato a vivere in famiglia (anche se con i capelli bianchi) augurandosi che l’anziano genitore arrivi a 100 anni di età perchè la sua pensione è la sola fonte di reddito rimasta, chi è sprofondato nell’alcool, chi vive da homeless
Nel caso della misericordia la situazione è identica ma qui si era parlato di una assunzione diretta da parte di imprenditori locali con l’impegno di politici e figure a capo di importanti società pubbliche.
Avevano perfino annunciato l’apertura di un conto corrente (eravamo in campagna elettorale) di cui si è perso subito traccia, una catena di fast food aveva perfino annunciato colloqui mai concretizzati
Entrambe le vertenze sono servite al sindaco per farsi campagna elettorale (ricordate Filippeschi con il casco alla saint?) salvo poi inserire i lavoratori nella lista degli indesirati chiudendo loro ogni porta, ogni opportunità di ingresso nel mondo del lavoro
Qualcuno aveva perfino ipotizzato centinaia di posti di lavoro nei cantieri navali ma pochi mesi dopo la stessa nautica è andata in crisi e il castello di promesse in fumo
C’era chi aveva sperato in Ikea ma di posti di lavoro stabili non si intravede neppure l’ombra , anzi come ogni multinazionale che si rispetti manda a casa la forza lavoro, specie quella piu’ riluttante a a cedere a ricatti e una organizzazione dei tempi di lavoro \vita devastante per chi ha figli a carico, anziani da accudire o conta gli spiccioli per pagarsi la benzina solo per recarsi al lavoro
Questi lavoratori hanno lottato fino in fondo per difendere dignità e occupazione, al freddo o al caldo, in presidio la notte e alla mattina senza avere piu’ visto quei sindacati che oggi flirtano con Renzi e avevano sottoscritto accordi a perdere (saint)
Cobas Pisa
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