November 28, 2024
Nel decreto Del Fare troviamo scritto “Nei casi in cui le acque di falda determinano una situazione di rischio sanitario, oltre all’eliminazione della fonte di contaminazione ove possibile ed economicamento sostenibile, devono essere adottate misure di attenuazione della diffusione della contaminazione”
Nel decreto governativo di inizio estate e nel più assoluto silenzio, è stata introdotta una norma pericolosissima , infatti non solo viene modificato il testo Unico sull’Ambiente (D.lgs. 152/2006 ) che recepiva la direttiva europea basata sul principio che chi inquina paga , ma il risanamento è di fatto subordinato alla sostenibilità economica degli interventi di bonifica
Detto in altri termini , la salute dei cittadini e dei lavoratori è una variabile dipendente in base ai costi economici
Se lo Stato rinuncia a bonificare ambienti inquinati, immaginiamoci cosa faranno quei soggetti privati (industriali..) che potranno addurre la motivazione occupazionale per salvaguardare i loro profitti rinviando sine die interventi a salvaguardia della salute
E’ evidente che il Governo Letta abbia sposato la linea Confindustriale e in un colpo solo ha inferto un duro colpo alle normative in materia ambientale decretando il disimpegno pubblico in materia di salute.
Mentre si parla dell’acqua come bene comune, il Governo sta salvando chi le falde acquifere le contamina rinunciando ad investire fondi pubblici a tutela della salute dei cittadini
Confederazione Cobas Pisa
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