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La guerra segreta di Monsanto alla sicurezza alimentare europea

Postato il 26 Maggio 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

di Ulson Gunnar* – 25 maggio 2015

El 25 de mayo de 2013 se protesto contra Monsanto a nivel mundial. Las fotografías son de la protesta que tuvo lugar en la Ciudad de México.

El 25 de mayo de 2013 se protesto contra Monsanto a nivel mundial. Las fotografías son de la protesta que tuvo lugar en la Ciudad de México.

Lavorando in silenzio nel caos politico guidato dagli interessi speciali occidentali (tra cui i suoi), Monsanto ha letteralmente cominciato a piantare i semi per la diffusione degli organismi geneticamente modificati in Europa, a partire dall’Ucraina per muovere a occidente verso l’Unione Europea, grazie a regolamenti sugli OGM che lentamente ma inesorabilmente si stanno ammorbidendo, nonostante la loro vasta impopolarità.
Riguardo a questa ditta biotecnologica americana e ad altre simili, e ai loro tentativi di infestare il pianeta con organismi geneticamente modificati (OGM), in particolare i loro sforzi per contaminare l’intera Europa con il loro veleno non richiesto tramite una porta di servizio(l’Ucraina), ha parlato la Russia in difesa del suo vicino est-europeo.

Fino al colpo armato del 2013-14, conosciuto anche come “Euromaidan”, l’Ucraina aveva decisamente rigettato gli OGM. Con un obbediente regime fantoccio ora installato a Kiev, è stata presa una serie di decisioni politiche, economiche e militari che hanno più o meno messo fine all’Ucraina quale stato sovrano. Insieme alla sovranità è finito anche il desiderio di auto-conservazione, perciò seminare il proprio campo con veleno geneticamente rovinato e insicuro è passato dall’essere ostinatamente rifiutato all’essere apertamente abbracciato.

Questo ci porta al Washington Post e a un recente editoriale pubblicatovi, intitolato “La Russia afferma che gli investimenti occidentali nelle fattorie ucraine sono un complotto per conquistare il mondo”. Tale editoriale dapprima cerca di fare suonare le accuse russe, secondo le quali Monsanto sta cercando di introdurre gli OGM in tutta l’Ucraina, infondate. Poi però lo stesso Post ammette che ciò è esattamente quanto Monsanto sta facendo. Il pezzo afferma:
“L’Ucraina si è a lungo promossa in Europa come l’antico e il futuro granaio del continente, promettendo che gli investimenti occidentali sono la chiave per fare fiorire le sue poco sfruttate terre nere. Ma la Russia ufficiale vorrebbe farvi credere che tutto questo parlare di sviluppo agricolo è invece un complotto segreto per aiutare le ditte come Monsanto a conquistare il mondo.”

Poi però ammette:
“Le coltivazioni OGM erano state a lungo bandite in Ucraina, così come la vendita di terra agricola. … Ma l’accordo di associazione firmato tra Unione Europea e Ucraina l’anno scorso potrebbe aver creato uno spazio nuovo per la potenziale introduzione di colture geneticamente modificate.”

Da ultimo, il Post cita Monsanto:
“Monsanto, forse il nome aziendale più riconoscibile nel settore OGM, l’anno scorso ha in effetti espresso interesse per investire in Ucraina. (Vale la pena notare che la ditta opera anche Russia, sebbene non con gli OGM, come ha operato in Ucraina).”
Visto che Monsanto opera già in Ucraina, in cosa investirebbe di nuovo, oltre agli OGM? L’Ucraina sarebbe la vittima perfetta per ospitare i prodotti infettati dagli OGM di Monsanto e delle altre aziende biotecnologiche nel cuore dell’Europa.

Mentre la stessa UE sta ammorbidendo alcuni dei suoi regolamenti riguardo agli OGM, probabilmente senza il consenso di una popolazione sempre più consapevole dei rischi e che cerca attivamente alternative biologiche, i conglomerati del biotech sperano di diffondere i prodotti OGM da quelli che saranno i campi completamente non regolati dell’Ucraina all’Europa, e di farli diventare onnipresenti e inevitabili come lo sono in America.
Altrove nel mondo, i conglomerati agricoli hanno cercato di usare porte di servizio per introdurre i loro prodotti in regioni dov’erano totalmente rigettati, compresa l’Asia dove il “riso dorato” è stato proposto come soluzione alla “carenza di vitamina A”, mentre piantare un po’ di carote sarebbe stato più semplice ed economico e non avrebbe rischiato di contaminare il riso asiatico con varietà che i consumatori respingono.
In altri casi gli interessi occidentali alla conquista, come in Afghanistan, hanno usato gli “aiuti” come cavallo di troia per introdurre l’agrobusiness e gli OGM nella regione.

Perciò, per ammissione dello stesso Post e semplicemente guardando a cosa Monsanto e le sue simili hanno già fatto in tutto il mondo, gli stessi giornalisti non possono che concordare con la Russia riguardo alle evidenti intenzioni di Monsanto per l’Ucraina e il resto d’Europa.

Il Post, come molti giornali in American ed Europa, ha a lungo servito gli interessi dell’elite affluente, fra i quali il biotech e l’agrobusiness in prima linea. Il Post e altri maschereranno e offuscheranno le intenzioni di Monsanto finché sarà troppo tardi per impedire la contaminazione genetica che i loro raccolti infliggeranno ai campi ucraini, un tempo ben protetti e sovrani.

Come molte altre cose in Ucraina, il cosiddetto “Euromaidan”, fatto presumibilmente per guadagnare libertà e autodeterminazione, ha chiaramente spogliato l’Ucraina sia della sua libertà che della capacità di decidere per il proprio interesse. Da un apparato militare che opprime il suo stesso popolo, a un’economia saccheggiata dagli interessi stranieri, a un governo letteralmente diretto da stranieri che lo presiedono, a campi che ora saranno seminati con veleno geneticamente alterato, la rovina dell’Ucraina è quasi completa, testamento perenne a cosa l’Occidente intende davvero quando dice “democratizzazione”.

Nessuno comprerà i raccolti contaminati dagli OGM
Nel commento russo riguardo all’imminente saccheggio dell’agricoltura ucraina da parte di Monsanto e altri, il Post riportava:
“Il segretario del Consiglio di Sicurezza Russo, Nikolai Patrushev, all’incontro di martedì con le sue controparti dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, ha affermato che l’Occidente intende coltivare “prodotti geneticamente modificati” in Ucraina. Ed è sciocco perché, ha suggerito, “per usare un eufemismo, l’Europa non approverà tali prodotti.”
Il Post, nel suo ruolo di lobbista associato dell’agrobusiness, cerca di minimizzare questo fatto. Tuttavia viene altrove riportato, perfino negli stessi media occidentali, che una potenza agricola come gli Stati Uniti sta ora importando mais biologico perché i suoi consumatori si rifiutano di mangiare prodotti OGM coltivati negli USA. Nel suo resoconto “Gli USA costretti ad importare mais per rispondere alla richiesta di cibo biologico” affermava:
“Una crescente domanda per prodotti biologici, e il quasi totale affidamento degli agricoltori statunitensi sul mais e la soia geneticamente modificati, stanno spingendo ad un aumento delle importazioni da altri paesi dove i raccolti sono in gran parte esenti dalla bioingegneria. Importazioni come il mais dalla Romania e di soia dall’India stanno esplodendo, secondo un analisi dei dati commerciali statunitensi pubblicata mercoledì dalla Organic Trade Association e dalla Pennsylvania State University.”

L’umiliazione di un paese storicamente autonomo dal punto di vista agricolo che si vede costretto a importare prodotti così elementari come il mais perché i raccolti domestici sono tutti avvelenati è una lezione per ogni ucraino che cerchi di preservare ciò che resta non solo della sua dignità, ma del suo istinto di conservazione. Perfino mentre il “miracolo” degli OGM evapora nel mercato sempre più scaltro degli Stati Uniti, le compagnie statunitensi stanno comprando il regime infinitamente servile dell’Ucraina affinché infili il collo del paese nello stesso cappio.

Tuttavia, in un certo senso il Post ha ragione. La Russia è matta a pensare che Monsanto stia conquistando il mondo. L’azienda, nonostante gli innumerevoli miliardi spesi per esercitare pressioni, per propaganda, tangenti e altre forme di persuasione di massa, sta miseramente fallendo nel tentativo di convincere la gente a ingerire il suo veleno, perfino nel paese dove è situato il suo quartier generale. Il fatto però che la Russia faccia luce su cosa Monsanto sta cercando di fare in Ucraina, palesemente contro l’interesse della stessa Ucraina, è un’ennesima illustrazione di come il golpe “Euromaidan” non aveva nulla a che fare con la libertà e tutto a che fare con l’intenzione di Washington e Wall Street di dirottare ancora un’altro paese e sottrarne le risorse dal suo popolo sotto la maschera della “democrazia”.

*Analista geopolitico e scrittore di base a New York, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook”.
Fonte: Journal-neo.org

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