Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La legge regionale toscana sul riordino delle province

Postato il 10 Febbraio 2015 | in Lavoro Pubblico, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

regioneQuesta è la sensazione che si rileva dalla lettura di quella che è definita “ Intesa concernente la prosecuzione dei lavori del tavolo regionale di confronto e monitoraggio dei processi in corso relativi al personale coinvolto nel riordino istituzionale previsto dalla legge n.56/2014” sottoscritta in data 04 Febbraio 2015 tra Regione Toscana, Anci Toscana, OO.SS. Regionali di Cgil, Cisl Uil, ma non dall’ Upi Toscana.

In sostanza si tratta di un documento con finalità politiche molto utile alla Regione Toscana e al suo Presidente, sopratutto a fine mandato e in attesa delle elezioni, per incassare le adulazioni della triplice sindacale che si è così “appiattita” integralmente nei contenuti e nei percorsi previsti nella proposta di legge regionale presentata dalla Giunta.

Vittime sacrificali di quel tavolo le Province, che colpite da un attimo di lucidità non hanno firmato come Upi l’ Intesa!

Ovviamente non pensiamo che il presidente/rappresentante dell’ Upi Toscana abbia fatto questa scelta perché gli sta a cuore la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ Ente Provincia, ma perché di fatto ogni “onere” dovuto alla fretta e all’ imposizione dall’ alto con cui si è voluto e si vuole attuare il riordino istituzionale ha conseguenze pesanti in termini sociali, amministrativi, e organizzativi su chi opera in Provincia e sui cittadini/cittadine destinatari dei servizi. E allora i Presidenti delle Province non vogliono rimanere con il classico “cerino in mano”, per scottarsi pagando certi disastri mediaticamente e in termini di immagine.

Leggi tutto il documento in allegato:

RiordinoProvince

 

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