Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La minoranza Cgil aderisce allo sciopero: Venerdì 14 Novembre aderiamo alla Sciopero Sociale!

Postato il 11 Novembre 2014 | in Lavoro Privato, Lavoro Pubblico, Sindacato | da

SindacatounaltracosaVenerdì 14 Novembre è stato indetto, da sindacati di base, studenti, precari, movimenti, lo SCIOPERO SOCIALE contro il governo Renzi, il Jobs Act, la cancellazione dello stato sociale, ecc. ecc.

La CGIL non ha aderito. La FIOM sciopera nelle sole regioni del centro-nord, mentre nel centro-sud sciopererà venerdì 21.

Delegati e delegate del “Sindacato è un’altra cosa” stanno diffondendo in rete un appello, che vi incollo qui sotto, e che invita delegati/delegate, RSU/RSA, lavoratori/lavoratrici a partecipare alla sciopero sociale. La “copertura” per la partecipazione alla sciopero c’è, quindi non vi fate remore ad aderire e partecipare.

Inviate la vostra adesione all’appello a: sindacatounaltracosa@gmail.com indicando la vostra RSU/RSA e la categoria di appartenenza.

Ovviamente, per coerenza, chi aderisce inviando la mail, venerdì 14 sciopera per l’intera giornata e, possibilmente, va in piazza al corteo che alle 9:30 partirà da Piazza della Repubblica.

Ci vediamo sotto lo striscione “Sciopero generale ora” che abbiamo già portato in piazza il 25 Ottobre.

Appello per lo Sciopero Sociale del 14 Novembre

Siamo delegate e delegati sindacali quotidianamente impegnati a tentare di rappresentare interessi e bisogni sempre più duramente colpiti dalle scelte di padroni e governo il cui unico obbiettivo pare quello di rendere il lavoro sempre più servile, povero e ricattabile. La crisi si sta scaricando completamente sulle spalle delle classi popolari: licenziamenti di massa, taglio delle retribuzioni, condizioni sempre più dure di lavoro, disoccupazione,precarietà, progressiva cancellazione dello stato sociale. L’austerità e il debito pubblico sono i vincoli ai quali ci chiedono di sacrificare ogni diritto, ogni tutela. Vincoli che il governo Renzi ha pienamente assunto, disvelando così sino in fondo il suo progetto autoritario e reazionario. Il Jobs Act è parte integrante di questo disegno. L’ulteriore manomissione dello Statuto dei diritti dei lavoratori viene perpetrata in nome di un presunto interesse di chi, precari, giovani e disoccupati, questi diritti non li ha. La verità è che ogni diritto del lavoro viene considerato un impedimento, un freno alla competitività delle merci sul mercato globale. La sfida per la competizione del capitale vogliono giocarla direttamente sulle nostre vite. Noi sappiamo invece che i diritti vanno difesi, riconquistati per chi li ha persi ed estesi a tutte e a tutti coloro che non li hanno perché socialmente necessario. Vogliamo e dobbiamo contrapporre alla loro guerra per la competizione la primazia dei diritti sociali. Pensiamo che l’unico modo per fermare questa continua aggressione e impedire l’approvazione del Jobs Act sia rimettere in campo un vasto conflitto sociale. Un conflitto che sia all’altezza del violento attacco mosso contro lavoratori, precari e disoccupati. Tale da svuotare fabbriche, uffici, scuole e università e che si ponga il tema dell’unificazione delle lotte e della loro generalizzazione. Per tutte queste ragioni, mentre continuiamo a denunciare il colpevole ritardo dello sciopero generale della Cgil, aderiamo e sosteniamo la giornata di sciopero sociale del 14 novembre che abbiamo contribuito a costruire in connessione con tante e diverse realtà precarie, studentesche, del lavoro autonomo, del sindacalismo di base.

Nella stessa giornata ci sarà lo sciopero dei metalmeccanici della Fiom delle fabbriche del nord e la settimana successiva, il 21 novembre, a Napoli quello delle fabbriche del centro sud. Scadenze importanti che vanno messe a valore come parte del percorso di unificazione delle lotte. Vogliamo che lo sciopero sociale del 14 novembre si incroci con la mobilitazione dei metalmeccanici e delle metalmeccaniche Fiom che attraverserà Milano.

Saremo nelle diverse piazze d’Italia insieme a precari, giovani, studenti, lavoratori per ridare voce e forza alle lotte contro chi cancella il nostro futuro ma ci pretende sottomessi e silenziosi. E che sia solo l’inizio!!!

Per adesioni: sindacatounaltracosa@gmail.com

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