La mossa del cavallo
Postato il 7 Gennaio 2022 | in Sanità, Sindacato | da admin
In quasi tre anni di pandemia nulla è stato fatto per incrementare il fabbisogno di personale sanitario del SSN, depauperato dopo anni di tagli indiscriminati che hanno portato i cittadini, loro malgrado, a rivolgersi alle strutture sanitarie private.
Questa estate, anche dopo pressanti richieste e contrattazioni sindacali, era stato deciso dalla Regione Toscana di eliminare il blocco delle assunzioni in vigore da anni, invece proprio mentre si stanno svolgendo le trattative sindacali ed il personale del SSN è in agitazione, anche per un equo adeguamento salariale fermo ormai da un decennio, come un fulmine a ciel sereno il Neodirettore dell’Assessorato alla Sanità toscana Federico Gelli, invia una delibera ai Direttori Generali delle Aziende ed Enti del SSN per bloccare completamente le assunzioni di personale sanitario della Regione Toscana, imputando questa decisione ad un vergognoso ed incomprensibile “stallo nelle trattative con gli organi politici”.
Ancora una volta si negano assunzioni a migliaia di lavoratori del comparto che avrebbero portato sollievo alla schiera di operatori sanitari, da anni in prima linea, che oramai è stremata e decimata dai contagi tanto che in alcuni reparti ospedalieri si rischia la sospensione delle prestazioni, negando anche durante una grave emergenza pandemica il diritto alla salute dei cittadini costretti sempre di più a rivolgersi alla sanità privata.
E pensare che proprio quel Federico Gelli è il presidente della Fondazione Italia in Salute, che promuove convegni sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale, per il passaggio da una “responsabilità sanitaria ad una sanità responsabile”, che vorrebbe eliminare il numero chiuso alla facoltà di medicina, ed incrementare il numero annuo dei medici specialistici, e che da tempo dice di battersi per la ripresa ed il consolidamento del SSN, oggi fa la classica “mossa del cavallo”.
Condanniamo fermamente questa vergognosa decisione che getta nello sconforto gli operatori della sanità da troppo tempo in attesa di un giusto riconoscimento dei loro diritti, purtroppo per salvarci dalla malasanità e dalla mala gestione dei politicanti rampanti non ci resta altro che la lotta.
La lotta paga sempre.
Tommaso Como
Giovanni Battista Marranchelli
Rossella Domenica Carella
Moira Nieri
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