December 22, 2024
Cari\e, volentieri entriamo nel merito del quesito posto dal Municipio dei Beni comuni sull’utilizzo futuro della Mattonaia.
Partiamo dal progetto dell’Amministrazione Comunale di scambiare il complesso ( 400 metri quadrati di fondi commerciali, 11 appartamenti) con opere pubbliche in città.
L’Amministrazione, al momento della ultima occupazione, ha ribadito che la mancata vendita del complesso avrebbe avuto ripercussioni negative sulla città.Tuttavia bisognerebbe porsi una altra domanda, ossia chi ha interesse a comprare la Mattonaia?
Un possibile acquirente non richiederebbe una variante di uso?
In questi anni tra lavoro iniziati e mai completati solo grazie alle due occupazioni del 2005 e del 2013 l’area è stata sottratta al degrado e allo spaccio per essere restituita al quartiere e a un utilizzo sociale (dagli orti alle aule studio fino ad una piazza dove ospitare mercatini ambulanti e concerti e spettacoli autoprodotti\a costo zero).
La Mattonaia è il simbolo di quanto astratte siano state alcune politiche degli enti locali in materia di urbanistica: 17 anni di lavori, aste di vendita andate deserte per assenza di acquirenti, un progetto esecutivo da sempre inesistente, costi lievitati, il disegno delle case che poco si adatta alla tradizionale edilizia per uso abitativo, un’architettura che a dir poco non si adatta alle esigenze abitative. E quello che doveva essere lo spazio comune, l’agorà , ancora da rifare come se lo spazio in comune non fosse l’elemento centrale di un piano urbanistico residenziale.
Ma il degrado della Mattonaia non nasce dall’incuria e dall’abbandono in cui lo hanno destinato le occupazioni (come erroneamente sentenziato dall’attuale vicesindaco Serfogli nel 2008) ma da scelte politiche scellerate
Infatti:
CONFEDERAZIONE COBAS PISA
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