November 30, 2024
Il regime della ricattabilità totale del lavoro, che si sta affermando sulle macerie del modello sociale costruito nella lunga stagione di lotte del movimento operaio e dei movimenti, comincia a mostrare tutta la brutalità del suo volto. Con una lettera dall’esplicito carattere intimidatorio, inquisitorio, autoritario la direzione aziendale della Piaggio di Pontedera ha “avvisato” diversi lavoratori del rischio che corrono se perseguono a mantenere un livello di assenteismo considerato incompatibile, nella sfida globale del mercato, al punto da rendere impossibile utilizzare proficuamente quei lavoratori, accusati tra le altre cose di vanificare gli sforzi dei colleghi… (…)
La conclusione a cui giunge la direzione è netta: o si riduce il numero delle malattie o si prenderanno “tutte”, scritto in grassetto e sottolineato, le misure necessarie rispetto ad un rapporto di lavoro di più nessuna utilità. È un preavviso di licenziamento a tutti gli effetti. Eppure non solo non c’è assolutamente quell’abnorme ricorso alla malattia che Piaggio denuncia (dalla lettera che pubblichiamo abbiamo tolto ogni possibile riferimento utile a individuare il destinatario per ragioni facili da comprendere) ma lo stesso diritto alla malattia è stato progressivamente leso dai peggioramenti contrattuali e dalle sempre più rigide normative. Qual è allora la ragione che spinge un’azienda annoverata tra quelle illuminate a minacciare di licenziamento lavoratori che non hanno infranto alcuna regola come la stessa direzione è costretta ad ammettere nella lettera? È il risultato concreto della demolizione sostanziale dello Statuto dei diritti dei lavoratori ultimata con il Jobs Act. Esce la legge 300 dai luoghi di lavoro ed entra la barbarie del dominio padronale. Tutto deve essere subordinato ai voleri del mercato e dell’impresa. I diritti, che pure restano, saranno sempre più difficilmente praticabili perché quando cancelli le tutele dal licenziamento, quando entri nel vero regime della ricattabilita’ l’unica legge è quella del padrone. Renzi e Marino attaccano i vigili urbani di Roma, falsificando i termini della vicenda, allo scopo di estendere il regime della licenziabilità a tutto il pubblico impiego e Piaggio li segue subito senza neanche attendere l’effettiva entrata in vigore dei decreti attuativi del Jobs Act, a dimostrazione del clima che la costante aggressione ai diritti dei lavoratori sta alimentando. Quello che accade alla Piaggio è di una gravità inaudita ed è solo la punta dell’iceberg sotto al quale prolifera ulteriore barbarie.
Leggi tutto l’articolo di Sergio Bellavita al seguente indirizzo:
http://sindacatounaltracosa.org/2015/01/10/la-piaggio-intima-il-jobs-act/
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