November 27, 2024
Quello che IL PRESIDENTE M. BETTI NON DICE, QUELLO CHE la stampa NON PUBBLICA
Sono ormai mesi che domina una situazione di incertezza sul futuro del teatro di Cascina e sui posti di lavoro.
Dopo il licenziamento del direttore tecnico, altri posti di lavoro a breve potrebbero essere a rischio.
La stampa locale privilegia le comunicazioni dei vertici della fondazione riportandone integralmente, posizioni e punti di vista ma relegando a poche righe i comunicati dei sindacati e dei lavoratori.
La crisi non è solo finanziaria, del resto non esiste teatro in attivo se non laddove gli enti proprietari hanno accresciuto i finanziamenti (basta vedere il Teatro Verdi di Pisa).
E’ bene ricordare che il contributo del Comune di Cascina è fermo da anni, gli altri Enti proprietari o dissolti(Provincia) o scomparsi, il cda del Teatro ridotto da 3 a una sola unità , praticamente il Presidente Betti.
Esistono responsabilità politiche innegabile della Giunta Antonelli che ha sostenuto un piano di esuberi presentandolo come risanamento anche se poi sulla stampa leggiamo di un teatro in salute con aumenti vertiginosi degli incassi e degli spettatori.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una proposta scritta dopo settimane di richieste, questa proposta prevede la riduzione degli stipendi del 12% e la riduzione di un contratto da tempo pieno a part time oltre ad altre riduzioni salariali.
Se quasi tutti i \le dipendenti hanno decine di ore in credito da recuperare vuol dire che i carichi di lavoro sono aumentati a dismisura e gli organici sono insufficienti.
Allora come sarà possibile gestire il teatro con dei licenziamenti?
La risposta non si legge sulla stampa perché l’obiettivo è costruire solo rapporti di lavoro precari all’insegna della ricattabilità, far ricadere sul personale scelte che hanno accresciuto il debito, assolvere da ogni responsabilità il Sindaco Antonelli a cui Betti deve la nomina alla presidenza, Sindaco che non ha vigilato sui fondi e si sta rimangiando la parola data ai lavorator, meno di un anno fa, quando dichiaro’ che nessun posto sarebbe andato perduto.
In questo contesto sono molte le cose non dette, per esempio che si licenziano lavoratori mentre vengono rinnovate alcune consulenze esterne, incarichi determinanti vengono assegnati a collaboratori a progetto.
I lavoratori e le lavoratrici sono i soli responsabili di questa situazione ma alcuni\e di loro pagheranno con il licenziamento i debiti contratti dai vertici con il silenzio assenso della politica(Provincia, Comune di Cascina).
Questa situazione resta per il sindacato inaccettabile,le proposte fatte dal Presidente sono le stesse che avevamo respinto ad inizio anno (tagli salariali del 12%, riduzione di altre voci salariali, trasformazione di un tempo pieno in part time), macroscopiche sono le responsabilità non solo dei vertici del Teatro ma del sindaco Antonelli che prima non ha vigilato sui conti e oggi si erge a grande moralizzatore.
La Giunta di Cascina puo’ fare ancora qualcosa, dare un contributo maggiore il che determinerebbe una riduzione dei tagli a carico dei lavoratori. Questa soluzione potrebbe essere l’ultima soluzione accettabile per tutti\e.
Cobas Pisa
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