November 28, 2024
Sempre di più il Lavoro, nonostante sia posto a fondamento della Repubblica è considerato un privilegio anziché un diritto-dovere come stabilito dalla Costituzione:“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro (…) riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro…”.
Si moltiplicano gli esempi di imprenditori/padroni che pretendono, oltre quanto già previsto dai contratti e dalle leggi, flessibilità e sottomissione, soggiogando lavoratori e lavoratrici, attivisti e delegati sindacali tramite provvedimenti disciplinari e licenziamenti.
L’obbiettivo della repressione è quello di negare ai lavoratori i diritti di cittadinanza e le libertà fondamentali per farne soggetti sociali sottomessi – non solo sotto il profilo economico – ma anche psicologico e culturale mediante il ricatto occupazionale favorito dalla crisi e dallo smantellamento delle tutele. Una sorta di rivalsa dei potenti contro i più deboli.
Norme contrattuali che danno alle aziende il via libera per sanzionare o licenziare i lavoratori che non si piegano alle vessazioni e ai soprusi sono ormai una realtà; aggravata da leggi che indeboliscono tutele e garanzie a partire dalla deriva antidemocratica avviata da Berlsuconi, proseguita con la legge Monti-Fornero e in via di ‘perfezionamento’ col Job Act, e l’ulteriore riforma dell’Articolo 18 voluti dal governo Renzi e dai partiti che lo sostengono.
Questo percorso, se non ostacolato, cancellerà ogni diritto ed ogni legittima aspettativa di lavoratori, precari e disoccupati.
Discutiamone attraverso testimonianze dirette, condividiamo le situazioni di lotta e sviluppiamo la solidarietà in favore dei lavoratori colpiti da ogni forma di rappresaglia padronale.
INSIEME TROVIAMO LA VIA UNITARIA E LE STRATEGIE COMUNI PER DIFENDERCI E TUTELARE I NOSTRI DIRITTI, IL NOSTRO FUTURO E LA DIGNITÀ DI QUESTO PAESE INSIEME, RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO !
INTERVERANNO:
Lavoratori dei Trasporti; Lavoratori della Sanità; Lavoratori delle Industrie, Lavoratori della Scuola, Lavoratori degli appalti, lavoratori colpiti o licenziati per la loro attività sindacale, fra cui: Riccardo Antonini (licenziato da Ferrovie dello Stato) Luis Manuel Seclèn Monsalve (licenziato da Esselunga), Edoardo Todaro (colpito dai provvedimenti di Poste italiane, Mara Malavenda e Salvatore Brucia che interverrano sulla situazione in Alfa Romeo e tanti altri.
Parteciperanno anche Giorgio Cremaschi, attivisti della “Cassa di solidarietà tra ferrovieri” e di “Assemblea 29 giugno” (realtà nata dopo la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009).
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