October 31, 2024
Questa è la domanda che i Cobas rivolgono alla Sds e al Sindaco di Cascina con una conferenza stampa indetta nella sede provinciale del sindacato di base.
Il Cobas Pubblico impiego punta il dito contro la costante opera di privatizzazione che caratterizza ormai non solo le Residenze per anziani ma tutte le attività socio sanitarie determinando una riduzione dei servizi offerti e dei posti di lavoro. Si va facendo strada anche nella regione Toscana l’idea che le residenze per anziane siano del tutto inutili e meno convenienti della assistenza domiciliare.
Noi non siamo-dicono i Cobas- pregiudizialmente contrari a definire un ruolod ella rsa come centro multiservizi sul territorio cascinese ma prima il cda dei Remaggi e l’amministrazione comunale di Cascina devono fare chiarezza sui futuri assetti senza dimenticare che in rsa finiscono prevalentemente anziani con demenza e quasi incapaci di intendere e volere, con gravi malformazioni e non autosufficienti, e per loro una loro assistenza domiciliare sarebbe impossibile.
Per i Cobas è di fatto impossibile definire di un costo standard per tutte le rsa, nelle singole strutture incidono elementi quali l’ubicazione geografica della struttura, la gestione del personale(da qui la costante ricerca delle privatizzazioni per inquadrare il personale con contratti nazionali più sfavorevoli e cosi’ aumentare i carichi di lavoro, ridurre le retribuzione e i costi a carico delle asl e dei comuni. Ci sono poi cooperative che si costituiscono in Onlus e sono esentate dal pgamento di Irap\ires, il regime Iva (parzialmente detraibile o totalmente indetraibile).
Nei mesi scorsi è stata presa una decisione dalla Giunta Antonelli di dare una parte dei Remaggi alla gestione esterna, questa scelta per i cobas va contro il potenziamento della struttura e la sua gestione pubblica e a tal riguardo chiedono al consiglio comunale di prendere posizione senza equivoci a favore della gestione diretta assicurando anche al personale della Paim lo stesso trattamento economico del personale alle dirette dipendenze dei Remaggi.
Sappiamo- concludono i Cobas- che ciò non dipende dal Comune- ma se si fanno appalti al ribasso è perchè si inquadrano i lavoratori con contratti sfavorevoli e ciò non è più accettabile.
Ma le domande non fiscono qui e i Cobas investono anche Regione Toscana e Società della salute alle quali chiedono quale sia il loro piano per la Rsa Remaggi finalizzato adaccogliere tutte le tipologie di anziani e malati per favorire anche la creazione di un centro riabilitativo pubblico sul territorio dell’ansa dell’Arno
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