Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La Rsu del Comune di Pisa prende posizione sui precari

Postato il 6 Giugno 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Al Sindaco
Al Segretario Generale
All’Assessore al personale
e p.c. al Dirigente al personale
– Comune di Pisa –

 

Oggetto: nota rsu su precari

La Rsu Comune di Pisa da mesi attende l’anagrafe dei precari al comune di Pisa.

L’obiettivo non è statistico ma funzionale a conoscere nel dettaglio le condizioni lavorative nell’Ente per procedere alle stabilizzazioni dei contratti precari

La legge di Stabilità 2013 prevede che le amministrazioni pubbliche, nel rispetto della programmazione triennale del fabbisogno, nonché del limite massimo complessivo del 50 per cento delle risorse finanziarie disponibili ai sensi della normativa vigente in materia di assunzioni ovvero di contenimento della spesa di personale, secondo i rispettivi regimi limitativi fissati dai documenti di finanza pubblica, possono avviare procedure di reclutamento mediante concorso pubblico

  • con riserva dei posti, nel limite massimo del 40 per cento di quelli banditi, a favore dei titolari di rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato che, alla data di pubblicazione dei bandi, hanno maturato almeno tre anni di servizio alle dipendenze dell’amministrazione che emana il bando;
  • per titoli ed esami, finalizzati a valorizzare, con apposito punteggio, l’esperienza professionale maturata dal personale di cui alla lettera a) e di coloro che, alla data di emanazione del bando, hanno maturato almeno tre anni di contratto di collaborazione coordinata e continuativa nell’amministrazione che emana il bando”.

 Nonostante i nostri solleciti l’Amministrazione non ha mai preso in considerazione la possibilità di stabilizzare il personale in possesso dei requisiti o almeno parte di esso

L’Amministrazione Comunale allo stesso tempo non ha ancora risposto in merito ai criteri di mobilità interna, lo strumento della mobilità è funzionale non solo a costruire nuove professionalità (previa formazione) ma permetterebbe di espletare le procedure concorsuali previste.

Procedendo con la mobilità possiamo:

  • trasferire ad altro ufficio personale motivato,
  • i posti vacanti possono essere ricoperti da mobilità e concorso,
  • possiamo dimostrare che è possibile , nei limiti, assumere personale

Pur conoscendo i limiti imposti dalla legge in materia di assunzione chiediamo nuovamente alla parte pubblica una seria attenzione al precariato e nello specifico che:

  • venga monitorato il numero dei dipendenti a tempo determinato al comune di Pisa e vengano forniti i dati relativi all’entità delle risorse e della  spesa per il tempo determinato in generale e per i servizi educativi in particolare (già richiesti a gennaio 2014 e mai forniti)
  • venga individuato il personale in possesso dei requisiti
  • venga rivisto  il piano di assunzioni intraprendendo  procedure concorsuali  e  di stabilizzazione laddove possibile
  • venga adottato un regolamento di mobilità interna condiviso con la parte sindacale al fine di favorire il cambiamento di profilo e il trasferimento di personale ad altri uffici secondo criteri trasparenti e tali da valorizzare le professionalità interne.

Avere rinunciato:

  • all’anagrafe dei precari;
  • ad attuare il regolamento di mobilità interna;
  • a rivedere il piano occupazionale,

ha non solo ripercussioni sulla stabilizzazione dei precari,  ma anche sulla mobilità interna all’Ente che risponde al principio di motivare, formare il personale accrescendone le professionalità….

Pisa, 3/06/2014

RSU Comune di Pisa

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