November 23, 2024
ìLa breve apertura iniziale delle scuole nel nuovo anno scolastico ha messo in evidenza sin da subito una situazione critica. Gli allarmi lanciati sin dalla primavera e gli appelli riproposti nelle piazze di tutta Italia per prepararsi alle conseguenze largamente previste di una seconda ondata di contagi sono rimasti inascoltati. E il nuovo anno scolastico si è aperto nel peggiore dei modi. La mancanza di spazi adeguati in classi ancora più affollate, a cui si è unita la carenza di mezzi pubblici con la conseguenza di autobus in servizio scolastico stipati oltre il consentito, sono stati il veicolo di una serie di contagi e quarantene che di fatto hanno messo a rischio pesantemente la salute di molte persone e bloccato l’attività degli istituti scolastici.
Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che venga stabilito un tetto massimo di 15 alunni per classe per arginare la catena dei contagi e per garantire l’unica didattica possibile, quella in presenza, proteggendo al tempo stesso studenti, personale scolastico e famiglie. L’unica risposta che ci è stata data è la didattica a distanza. Ma la didattica digitale è una risposta frustrante, dettata dai tagli decennali e dalle mancanze degli ultimi mesi da parte del Ministero e del Governo. La vera risposta può essere solamente un investimento reale nella scuola e il potenziamento delle ASL e del servizio dei trasporti pubblici.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
COBAS_La scuola e la sicurezza
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