November 29, 2024
Sono migliaia i lavoratori e le lavoratrici alle dipendenze di società in house e controllate dai Comuni, lavoratori e lavoratrici spesso inquadrati con contratti sfavorevoli. Su di loro la spending ha scaricato la riduzione dei buoni pasto già imposta alla Pubblica amministrazione
Il Ministero dell’Economia sta per varare un decreto attuativo (in vigore dal 2014) della manovra economica estiva e sottoporrà le società di proprietà degli enti locali all’obbligo dell’abbattimento del debito e del pareggio di bilancio.
Stando alle prime notizie, la società in house non potrà chiudere il bilancio annuale in passivo (anche di pochi euro), dovrà rispettare il rapporto tra indebitamento e patrimonio netto.
Stiamo parlando di società che si occupano di servizi come l’igiene ambientale, le mense e il trasporto scolastico, servizi di valenza sociale sui quali si vuole far cassa avviando quella privatizzazione dei beni comuni respinta a furor di popolo con il referendum dell’acqua.
Il Decreto imporrà alle società in house un veloce piano di abbattimento del debito con immediate ripercussioni sulla spesa del personale, sulle assunzioni, sulla stabilizzazione dei tanti precari che in questi anni hanno operato nelle aziende e per i quali si va chiudendo la strada della stabilizzazione del rapporto di lavoro.
I vincoli imposti, in questi anni, agli enti locali vengono così estesi alle società controllate e siamo certi che tra aumento delle tariffe e riduzione del personale il servizio pubblico subirà un nuovo e feroce attacco.
Dopo i tagli alla sanità e all’istruzione, all’orizzonte intravediamo nuovi tagli ai servizi sociali e l’attacco alle società in house è solo il primo segnale della privatizzazione\smantellamento del servizio pubblico.
Mobilitiamoci prima che sia troppo tardi!
CONFEDERAZIONE COBAS
COBAS PUBBLICO IMPIEGO
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