Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La sicurezza urbana che nasconde l’insicurezza sociale

Postato il 14 Maggio 2016 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

sicurezza_urbanaSi è tenuto giovedì mattina a Pisa,  uno degli incontri nazionali nell’ambito dei ‘Percorsi di sicurezza urbana.

Ci saremmo attesi qualche nota critica perché quella era la sede dove  veniva presentata la nuova legge che a breve sarà approvata in Parlamento. Ma stranamente nessuna voce si è levata fuori dal coro

Il tema da trattare è quello della sicurezza dei cittadini?

Noi pensiamo che senza reddito, casa, lavoro, servizi sociali, senza una scuola accogliente e funzionante, senza servizi sanitari accessibili e  gratuiti non possa esistere una effettiva sicurezza

Siamo anche convinti che le scuole pisane abbiano grande bisogno di manutenzione cosi’ come le strade di pertinenza della Provincia e del comune, il rischio di un incidente o di un infortunio non è una ipotesi remota, i calcinacci caduti addosso agli studenti, le vie da mesi ridotte a colabrodo dimostrano che la sicurezza non è proprio tra le priorità degli amministratori

Vorremmo risposte positive a queste istanze sociali da cui scaturirebbe una sicurezza sociale che oggi non esiste, del resto basta farsi un giro per i quartieri periferici e nei palazzi di edilizia popolare per capire quanto abbiamo appena scritto

Ma esiste invece un’altra idea di sicurezza, quella che rimuove le problematiche sociali, questa sicurezza ha dominato il dibattito dell?Anci  invocando “urgenti inefficaci rispetto ai nuovi fenomeni di disordine che si presentano nelle città”.

Per Filippeschi la soluzione ai problemi è aumentare il numero delle forze dell’ordine e delle telecamere, per noi gli interventi prioritari sono altri a partire dal rendere piu’ vivibile ogni quartiere della città, riempirlo di attività  sportive, sociali e culturali e non di eventi effimeri costruiti per la campagna elettorale permanente di qualche assessore

Una città con una biblioteca in ogni quartiere aperta fino alle 24 con iniziative serali e pomeridiane sarebbe sicuramente una città piu’ ospitale. Pensiamo ad un territorio dove gli interventi sociali siano piu’ presenti e dove non si verifichino morti assurde come la bambina del Calambrone e, su questo punto, speriamo di essere tutti concordi

Pensiamo ad una città che non consideri gli studenti solo come una fonte di introito economico, una massa da cui ricevere soldi senza dare in cambio affitti accessibili  e servizi adeguati

Abbiamo perso tutti\e una occasione di portare una  idea  diversa della città, una pratica sociale distante anni luce da quella imbonitrice e mediatica a cui ci hanno abituato.

Le città hanno bisogno di altro e non di attribuire super poteri ai sindaci, poteri speciali per la sicurezza urbana. Abbiamo invece urgenza di rimuovere i tetti di spesa per gli enti locali, di questo dovrebbe occuparsi il sindaco Filippeschi e tutti i suoi colleghi per i quali la sicurezza non è mai legata alle problematiche sociali, alla presenza di reddito, casa, lavoro , in un contesto socio culturale non degradato

Cobas Pisa

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